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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Quattro assalti ai bancomat in un mese, Urzì (Fabi): "A Palermo è il far west e le banche non fanno nulla"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Quattro colpi in poco più di un mese ai bancomat in città non sono un fenomeno normale, anche perché è un fatto del tutto nuovo per Palermo. Erano anni che non si registravano assalti agli Atm in quanto questi assalti finora erano confinati nelle regioni del Nord del Paese ad opera di bande specializzate - afferma Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo -  il colpo di oggi a Brancaccio si aggiunge ai precedenti registrati nell’arco di poco più di un mese: il 3 settembre assalto alle poste di Via Pergusa, il 7 a Banca Sella in Via Castellana e il 22 settembre alla Bcc di Altofonte e Caccamo in viale Regione Siciliana, dove i malviventi sono riusciti a sottrarre 50.000 euro".

E prosegue: "Anche l'ultimo attacco al bancomat di Bper Banca a Brancaccio, in via San Giovanni Di Dio, sembrerebbe essere opera di dilettanti, paradossalmente anche più pericolosi dei professionisti, che oltre ad ingenti danni materiali mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini che rischiano di essere colpiti da micidiali schegge di vetro, acciaio e plastiche. Forse le banche fanno finta di ignorare la gravità del problema ed è un miracolo che fino ad oggi nessuno si sia fatto male sul serio. Ormai c’è da avere paura se hai un bancomat sotto casa. I criminali agiscono in 3 o 4 perché questi assalti non sono colpi per 'solisti' ed il tutto non dura più di 4 o 5 minuti. Questi eventi criminosi vengono messi in atto quasi sempre la notte con preferenza per il venerdì sera perché i banditi sanno che gli istituti di credito caricano il denaro per il fine settimana. Immaginate cosa potrebbe succedere se transitassero pedoni o magari qualcuno posteggiasse un’automobile nel momento sbagliato".

Per Urzí "occorrono investimenti massicci in sicurezza da parte delle banche che devono istituire maggiori controlli notturni, con pattugliamenti ad opera di vigilanza privata e maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine che fanno miracoli con organici visibilmente insufficienti a garantire la sicurezza di una grande città metropolitana come Palermo. Forse qualcuno aspetta che ci scappi il morto?".

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