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Cronaca

Valori di alluminio ancora troppo alti: ecco cosa non si può fare con l'acqua di rubinetto

Il problema riguarda le forniture idriche provenienti dal serbatoio di Monte Grifone, che serve tutta la zona sud-ovest della città. Nota dell'Asp: "Non è potabile, attenzione agli alimenti per neonati e lattanti. Consentito invece l'uso per il lavaggio di verdura, ortaggi e frutta, per l’igiene personale e della casa"

Valori di alluminio ancora alti nell'acqua distribuita dall'Amap in numerose zone della città. Tanto che l'Asp in una nota sollecitata dall'ex municipalizzata ribadisce "l'uso non potabile dell’acqua" e specifica che "la stessa non è da ritenersi idonea per l’incorporazione negli alimenti quando rappresenta l’ingrediente principale, soprattutto di quelli destinati a neonati o lattanti". Da considerare a rischio quindi la preparazione di alimenti come minestre, bevande, impasti.  

"Mentre - prosegue la nota - ne è consentito l’utilizzo per il lavaggio di verdura, ortaggi e frutta, per l’igiene personale e della casa". L'azienda sanitaria, quindi, con questa nota, considerando il perdurare di un'emergenza scattata lo scorso 30 luglio, pressa affinché sia chiaro a tutti i cittadini residenti nelle zone interessate cosa è possibile e cosa non è possibile fare con l'acqua che esce dai rubinetti. 

Il problema riguarda il serbatoio di Monte Grifone dove, forse a causa delle alte temperature del periodo, l'Asp di Palermo ha riscontrato valori anomali, eccessivamente alti, di alluminio nell'acqua. Coinvolti numerosi quartieri della zona sud-ovest della città e in particolare: Bonagia, Belmonte Chiavelli (parte bassa), Calatafimi, Zisa, Roccella, Basile, Noce e Uditore.

"Nel ribadire che permangono le restrizioni imposte dall'ordinanza sindacale sopra richiamata - scrive Amap in una nota - si porta a conoscenza dell’utenza che la qualità delle acque in uscita dal potabilizzatore Risalaimi, grazie agli interventi operati nei giorni scorsi, è in netto miglioramento e ciò consentirà, quanto prima, di ripristinare le normali condizione di erogazione". Già lo scorso 2 agosto l'Amap aveva informato la cittadinanza che "le analisi chimiche relative ai giorni 27 e 29 luglio" avevano comunque "evidenziato valori più bassi rispetto a quelli riscontrati dall’Asp". L'amministratore unico dell'Amap Alessandro Di Martino riferisce che "si stanno provando diversi reagenti ma ancora i livelli di alluminio non sono rientrati nella norma".  

Della questione è stato informato anche il sindaco, Leoluca Orlando, al quale il consigliere comunale Concetta Amella ha presentato un’interrogazione "per avere delucidazioni sia in merito agli esiti delle analisi chimiche sia rispetto agli interventi da attuare con urgenza per ridurre il disagio ai cittadini".

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