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New York, il Festino di Santa Rosalia torna ai vecchi fasti: "Folla come prima del Covid"

A Brooklyn, la Diciottesima Strada di Bensonhurst come il Cassaro, in occasione della kermesse organizzata da oltre 40 anni in onore della patrona del capoluogo siciliano. Negli ultimi tempi l'evento è diventato multiculturale

Il piatto forte non sono i babbaluci, ma i panini con salsiccia e peperoni, se alla Kalsa va forte il gelato di campagna da queste parti tutti cercano le zeppole. Qualche specialità palermitana ovviamente la si trova: va bene lo stesso se il polpo piuttosto che bollito è grigliato? Fatto sta che anche a Brooklyn è tornato l'entusiasmo pre-Covid per il Festino di Santa Rosalia, made in New York. Per dieci giorni, la Diciottesima Strada nel cuore di Bensonhurst, incorniciata dalle luminarie, si è riempita di emigrati italiani e non solo che oltre ad ammirare la statua della Santuzza, si sono divertiti, bevendo, mangiando e cantando ai concerti. A oltre 40 anni dalla prima edizione la Feast of Santa Rosalia è diventata una kermesse multietnica, anche perché l'area in cui si tiene è uno dei sobborghi con la più alta densità di cittadini di origini asiatiche.

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Il ritorno della folla pre-Covid

Carlo Scissura, presidente della Fiao, associazione di italo-americani di Brooklyn, mostra tutto il suo entusiasmo per il ritorno ai vecchi fasti pre-pandemici. "La festa di Santa Rosalia - dice al Brooklyn Reporter - è una tradizione di lunga data che porta la cultura della Sicilia e la santa patrona di Palermo a Brooklyn, e in particolare a Bensonhurst. Vedere tutte le grandi culture di Brooklyn riunirsi per godersi 10 giorni di musica, cibo, giostre e giochi per i bambini è qualcosa da festeggiare". Anche i residenti confermano che l'evento di quest'anno sarà ricordato a lungo come uno dei più partecipati. "Le strade sono piene di gente in festa. La folla sembra essere la stessa se non più di quella che si vedeva prima della pandemia", racconta Paul Gordon, che vive a Bensonhurst.

Il Festino multiculturale e la Santuzza coi dollari

E così, a spasso tra le bancarelle e i chioschi che vendono sandwich (Lucy e Stella i più gettonati), è possibile trovarsi a fianco il palermitano ormai trapiantato da anni a "Brucculini" e il giovane dagli occhi a mandorla incuriosito da questa atmosfera che ricorda molto quella delle Chinatown sparse ovunque nel mondo. La Santuzza è lì, incastonata in una sorta di grossa edicola votiva stracolma di fiori, illuminata dalle lucine. Davanti a lei, una "tendina" di dollari, probabilmente lasciati da chi ha chiesto o ricevuto una grazia. La festa si è aperta il 18 agosto e andrà avanti fino a oggi, domenica 28 agosto, quando è prevista la processione con la Diciottesima Strada che diventerà un po' come il Cassaro nella sera del 14 luglio nel capoluogo siciliano. Poi la messa nella chiesa di San Domenico e chiusura col rinfresco offerto da uno dei punti di riferimento della palermitanità a Brooklyn: la pasticceria Villabate Alba. E allora sì che al posto delle zeppole, probabilmente fioccheranno cannoli. Ma non ditelo a New York che col Festino non c'entrano nulla.

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