La Procura della Repubblica di Caltanissetta ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo di ingenti somme di denaro, beni immobili e quote societarie "costituenti prezzo, profitto e prodotto di delitti di corruzione, concussione, peculato, truffa aggravata e riciclaggio" a carico di Silvana Saguto, Gaetano Cappellano Seminara, Carmelo Provenzano, Maria Ingrao, Roberto Nicola Santangelo, Walter Virga e Luca Nivarra
Sigilli a un internet point e a un negozio di casalinghi in via dei Candelai. Sequestrata anche un'automobile. L'imprenditore, a maggio, finì in manette nell'ambito dell'operazione che portò all'arresto di un gruppo armato che terrorizzava i commercianti stranieri di Ballarò
I sigilli sono scattati per il centro estetico "Titti Nails", che si trova a pochi passi dall'ospedale Civico, due auto e altrettante moto. Padre e figlio hanno diversi precedenti per reati legati alle sostanze stupefacenti
A suo carico, dal 2014 a oggi, tre diverse ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa, traffico di stupefacenti ed estorsione. Adesso sono scattati i sigilli a un patrimonio del valore di 120 mila euro
Beni per oltre sei milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza alla famiglia di Ezio Brancato, socio dell'ex sindaco Vito Ciancimino nelle società che si erano occupate, a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, della realizzazione della rete di metanizzazione della Sicilia oltre che della distribuzione del gas a Palermo. Avrebbero agito con il favore del boss Provenzano. Il sequestro riguarda beni in denaro, gioielli e immobili. Molti beni erano stati trasferiti nel Principato di Andorra, dove sono stati trovati depositi per quasi un milione e quattrocentomila euro, oltre a cassette di sicurezza che contenevano 90.000 euro in contanti e preziosi per 70.000 euro
Beni per un valore complessivo di oltre quindici milioni di euro sono stati sequestrati dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza all'imprenditore Francesco Paolo Alamia, 82 anni, originario di Villabate. I sigilli sono scattati per oltre 100 immobili e terreni, 3 imprese, 21 rapporti finanziari, con disponibilità liquide pari a circa 900 mila euro, e 5 autovetture. Per gli inquirenti è stato socio e prestanome di Vito Ciancimino
L'operazione è stata condotta dalla guardia di finanza. Posti i sigilli a una villa di lusso con piscina e impianto di videosorveglianza e a cinque auto
E' ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa della Noce. I finanzieri hanno sequestrato 3 aziende operanti nel commercio di ortofrutta, 3 auto, 3 appartamenti e un terreno per un valore di un milione di euro
Beni per un valore di oltre 1 milione e settecentomila euro sono stati sequestrati dai finanzieri di Messina, coadiuvati dai colleghi di Siracusa e di Catania, nei confronti di Antonino Fiaschè, 41 anni, originario di Palermo, e Pamela Boscarino, 29 anni, di Siracusa. Secondo l'accusa i due erano a capo di un'organizzazione - costituita da un gruppo di rom - specializzata nella simulazione di sinistri stradali
Nel mirino degli investigatori il patrimonio riconducibile a Maurizio Pecoraro, arrestato nel 2011 nell'ambito dell'operazione antimafia "Pedro" e poi scarcerato. I sigili sono scattati per il bar "Le Bibite di Ale 91" in piazza Ximenes
E' stato arrestato il 20 maggio 1996 e condannato perchè ritenuto l'organizzatore ed esecutore materiale della strage di Capaci. La Procura ha scovato alcuni immobili che Brusca aveva "dimenticato" di dichiarare quando è diventato collaboratore di giustizia
Gli imprenditori sono ritenuti legati al mandamento mafioso di Corleone e si sono visti sequestrare dalla Dia beni per un ammontare complessivo di oltre un miliardo e 600 milioni di euro