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Giochi Preziosi per il Palermo: volata tra due cordate Usa ma il tempo stringe

Ore cruciali per il club: la York Capital resta in sella, in corsa anche un altro gruppo che avrebbe dato mandato a Sagramola di sondare il terreno. E spunta Carisma, la holding italiana che si occupa di consulenza per risanare società in crisi

Ore cruciali in casa Palermo, adesso è corsa a due tra gli americani: la York Capital resta in sella - trattativa tutt’altro che arenata -  ma sul club rosanero nelle ultime ore sarebbe piombata un’altra cordata statunitense. Una società il cui emissario sarebbe Enrico Preziosi, che avrebbe dato mandato a Rinaldo Sagramola – atterrato nelle scorse ore – per sondare il terreno e provare a spianare la strada a questa nuova cordata.

Un profilo conosciuto e apprezzato dal popolo palermitano, quello di Sagramola. L’ex dirigente del club rosanero - che comunque a PalermoToday dice di esser atterrato in città per motivi extracalcistici - sarebbe anche pronto a indossare (eventualmente) le vesti di amministratore delegato. E intanto sabato sera più di 200 tifosi si sono riuniti allo stadio per accogliere la squadra di rientro dalla gloriosa trasferta in terra umbra. Tante voci ma un unico coro: “Siamo sempre con voi”. E venerdì arriva il Brescia e lo stadio potrebbe tornare a riempirsi.

Così mentre a Palermo si comincia a respirare una nuova ventata d’entusiasmo con la tifoseria che dopo aver assistito allo sfogo di Beppe Bellusci sembra essersi riavvicinati alla squadra, ci sarebbe una seconda cordata americana pronta a premere il pedale dell’acceleratore per provare a concludere la trattativa in tempi brevissimi. Per farlo però si dovrà avere la meglio sugli emissari della Sport Capital che nonostante i tanti problemi creati in così poco tempo, continuano a opporre resistenza quando si tratta di mollare realmente l’osso. 

A curare gli interessi di questa seconda cordata a stelle e strisce, sarebbe Enrico Preziosi, presidente del Genoa. Quali tipi di interessi possano intersecarsi con il club rosanero resta ancora un mistero, anche perché pare che negli ultimi giorni questa figura si sia defilata, ma quel che è certo è che ha mandato a Palermo – in qualità di persona fidata – Rinaldo Sagramola, atterrato nelle scorse ore. L’ex dirigente rosanero avrà il compito di sondare il terreno e provare a supportare gli americani.

Le percentuali di un esito positivo della trattativa però restano basse perché ciò di cui si inizierà a discuterà già oggi saranno anche e soprattutto le carte e i bilanci che gli americani vorranno perlustrare ai raggi X. In più c'è da sottolineare l'interesse del gruppo Carisma, società italiana legata agli americani di Bain and company, società leader nel campo della consulenza strategica aziendale. Si tratta di una holding che si occupa di consulenza per risanare gruppi in crisi.

L’obiettivo è quello di poter scoperchiare la pentola, fare chiarezza in un modo o nell’altro. Anche perché le incombenze degli stipendi sono sempre più dietro l’angolo. Corsa sfrenata contro il tempo: meno di una settimana, poi si andrà incontro alle prime penalizzazioni. Ma in corsa per l’acquisizione del club rosanero ci sarebbe soprattutto il colosso della York Capital. Il fondo statunitense sperava di poter restare il più tempo possibile nell’anonimato considerato il momento delicato della trattativa, ma i contatti continuano. La York è realmente interessata al Palermo.

L’ostacolo principale però - anche in questo caso -  sono proprio gli inglesi e lo spettro delle prime incombenze si fa sempre più grande: tempo fino a giorno 16, poi si andrà incontro alle prime penalizzazioni. Una zavorra che si fa sempre più vicina: servono subito 5,4 milioni di euro per evitare il deferimento da parte della Covisoc. Il mancato pagamento degli stipendi comporta un -2 in classifica come prima sanzione, al quale va ad aggiungersi un'altra sanzione equivalente per il mancato pagamento di ritenute e contributi. Quattro punti in totale: una mazzata nella corsa alla promozione diretta.

Nessun acquirente al momento riesce a vedere i libri contabili della società. Il problema quindi non sarebbero dunque i 4 punti di penalizzazione ma potrebbe non decidersi nulla nell’immediato. Anche perché dopo questi primi 4 punti di penalizzazioni ci saranno poi due mesi di tempo. Quindi è più probabile che succeda qualcosa dopo.

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