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La commissione Ecomafie a Palermo: accordo col Comune per vigilare sul ciclo dei rifiuti

La polizia municipale trasmetterà all'organismo parlamentare ogni informazione non coperta da segreto istruttorio circa le proprie attività. il sindaco Orlando: "Arginiamo le illegalità". Assenti gli esponenti della Lega, che polemizzano: "Certificato il fallimento dell'Amministrazione"

Prevenire l'abbandono dei rifiuti e gli illeciti collegati al settore, grazie a uno scambio di informazioini più rapido e preciso e una maggiore collaborazione istituzionale. E' lo scopo dell'accordo firmato stamani a Villa Niscemi tra Stefano Vignaroli, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sulle Ecomafie, e il sindaco Leoluca Orlando. 

La sottoscrizione dell'intesa è coincisa con la visita in città dei componenti della commissione parlamentare. Lo scopo è quello di "strutturare e rafforzare la collaborazione fra l'Amministrazione comunale e la sua polizia municipale da un lato e la commissione dall'altro. In particolare, è previsto che la polizia municipale trasmetta alla commissione ogni informazione non coperta da segreto istruttorio circa le proprie attività repressive e preventive degli illeciti ambientali ed anche che la commissione possa avvalersi, per i propri compiti istituzionali, del lavoro del nucleo di polizia giudiziaria del Corpo della polizia municipale. E' inoltre prevista la possibilità di mutua partecipazione ad attivita' di formazione per quanto di rispettiva competenza. 

"Si tratta - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - di un protocollo d'intesa molto importante che il Comune di Palermo sottoscrive con la commissione d'inchiesta parlamentare sulle Ecomafie in spirito di collaborazione istituzionale per stabilire insieme percorsi e attività finalizzate al contrasto di ogni forma di illegalità legata al ciclo dei rifiuti. E per arginare, inoltre, ogni forma di comportamento incivile da parte di cittadini e cittadine. Credo sia uno strumento utile e significativo che spinge l'amministrazione comunale e la sua azienda partecipata, impegnata nel settore, ad operare sempre meglio".

Assente alla cerimonia la Lega, che vede nella sottoscrizione dell'accordo "paradossalmente la certificazione del fallimento di Orlando e della sua attività di contrasto ai reati ambientali". Per il capogruppo del Carroccio a Palazzo delle Aquile, Igor Gelarda, e Marianna Caronia "il protocollo non prevede altro, infatti, che ciò che dovrebbe essere normale e cioè che il Comune informi la commissione delle proprie attività e che la commissione si avvalga anche della polizia nunicipale per le proprie iniziative d'indagine che interessano la città di Palermo. Insomma nulla di straordinario e che non potesse essere fatto senza alcuna pomposa 'sottoscrizione': il solito fumo negli occhi di Orlando, cui spiace che si sia prestata la maggioranza di una commissione parlamentare, tanto da portare diversi componenti, tra cui il vicepresidente della commissione ecoreati Luca Briziarelli della Lega, a disertare la farsa di stamattina".

"Orlando - rincara la dose Alessandro Anello, responsabile della Lega per la città metropolitana - avrebbe voluto spacciare questa firma per una medaglia facendo passerella quando invece è la certificazione del suo fallimento politico e amministrativo visto che Palermo è stata selezionata tra i Comuni con maggiore criticità in campo ambientale sia per i rifiuti che per il ciclo delle acque".

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