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Il ministro Messa a Palermo: "Seicento milioni entro il 2022 per riportare i ricercatori in Italia"

La titolare dell'Università e della ricerca tra i partecipanti della prima giornata della conferenza "Istruzione, Università e formazione professionale in Sicilia": "Stiamo cercando di semplificare le regole mantenendo l'autonomia degli atenei ma invogliandoli a valorizzare queste figure"

"Entro la fine del prossimo anno avremo la possibilità di un finanziamento di quasi seicento milioni di euro per portare ricercatori in Italia, che siano italiani o stranieri". Lo ha annunciato il ministro dell'Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, a Palermo, a margine della prima giornata della conferenza "Istruzione, Università e formazione professionale in Sicilia", promossa dall'assessorato dell'Istruzione della Regione con il sostegno del Fondo sociale europeo e la collaborazione della Fondazione Falcone. 

"Cercheremo di invogliarli con una comprensione dei ruoli, e delle carriere - ha aggiunto Messa -. Stiamo cercando di semplificare le regole mantenendo l'autonomia degli atenei ma invogliandoli a valorizzare queste figure". 

E a chi chiedeva degli interventi per il sistema delle università dell'Isola Messa, che è stata accolta a Palazzo dei Normanni dall'assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla, ha risposto: "Bisogna riuscire a trattenere il più possibile i giovani nelle università siciliane e attrarne altri dal resto del mondo verso gli atenei dell'Isola, che è un ponte nel Mediterraneo". Secondo Messa "l'obiettivo è riuscire a trattenere qui l'industria, perché i laureati devono avere uno sbocco professionale e la possibilità di spendere ciò che hanno imparato nella loro terra. Sono obiettivi ai quali lavoriamo da anni - ha concluso la ministra dell'Università e della ricerca - e adesso abbiamo finanziamenti più cospicui rispetto al passato".  

Fonte agenzia Dire
 

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