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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Il ministero taglia le sovvenzioni all'ippodromo, Orlando al Governo: "Si tuteli luogo storico"

Per gli uffici del dicastero delle Politiche agricole si tratta di una "nuova apertura" e non di un impianto storico, da qui il ridimensionamento. Il sindaco: "E' un luogo che appartiene a tutta la cittadinanza e non può rimanere ostaggio di incertezze e di ritardi che ne rallentano il processo di riqualificazione"

Un importante settore sportivo palermitano sta soffrendo da un lato gli effetti della pandemia, dall'altro quelli di una complicata burocrazia statale. L'ippodromo La Favorita, dopo uno stop di 3 anni e mezzo in seguito all'interdittiva antimafia che ha colpito l'ex società di gestione, ha riaperto i battenti grazie alla società toscana Sipet ed è tornato ad essere punto di riferimento per gli appassionati del trotto. Adesso però ha avuto un ridimensionamento delle giornate di gara e non riceverà i sussidi da parte del ministero delle Politiche agricole che non lo riconosce come ippodromo storico, ma lo considera come una struttura di nuova apertura. Pertanto, non vengono presi in considerazione i requisiti risalenti a prima del 2018 che darebbero diritto alla struttura di avere i sussidi per l'anno in corso. Contro la decisione ministeriale anche il sindaco Leoluca Orlando: "L'ippodromo di Palermo è un luogo storico che appartiene a tutta la cittadinanza e non può rimanere ostaggio di incertezze e di ritardi che ne rallentano il processo di riqualificazione dopo quasi quattro anni di chiusura a seguito di un'interdittiva antimafia".

Orlando definisce "preoccupante" la scelta del ministero delle Politiche Agricole e chiede "Che il Governo presti attenzione e s'impegni attivamente nelle forme e modalità possibili per consentire alla città di avere un ippodromo capace di tornare a splendere ed essere un punto di riferimento per gli amanti di questo sport". 
 

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