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"Niente fondi da Stato e Regione", salta lo sconto della Tari per i commercianti danneggiati dal Covid

Nelle casse del Comune non sono mai entrati i 24 milioni del fondo perequativo destinato a coprire il costo dei tributi di chi durante la pandemia è rimasto chiuso o ha subito il calo del fatturato. Beffa di fine anno per le attività produttive, che entro il 2 dicembre dovranno pagare per intero la tassa dell'immondizia

Salta lo sconto della Tari per i commercianti danneggiati dal Covid. Il motivo? Al Comune non sono mai entrate le risorse previste nel nel fondo perequativo destinato a sostenere le attività produttive: in tutto circa 24 milioni di euro che avrebbero dovuto mettere in parte lo Stato e in parte la Regione.

Soldi mai erogati, fa sapere il settore Tributi del Comune, che per tale ragione non può operare le compensazioni. Chi durante la pandemia è rimasto chiuso o ha subito il calo del fatturato dovrà quindi pagare per intero la tassa dell'immondizia, malgrado le agevolazioni promesse e cristallizzate dal Consiglio in una doppia deliberazione avvenuta alla fine dello scorso anno. Una vera e propria beffa che arriva a ridosso della scadenza del saldo Tari, fissata il 2 dicembre prossimo. 

Per i commercianti le agevolazioni, in un primo momento, erano state fissate per la Tari e l'Imu e previsto venissero erogate su richiesta attraverso il cassetto tributario. Il basso numero di domande per l'Imu e le difficoltà riscontrate dall’operazione telematica, indussero l’amministrazione a dirottare l’intera somma a disposizione sulla Tari delle utenze non domestiche, che adesso però saranno costrette a mettere mano al portafoglio.

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