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Ristori Covid per i buchi di bilancio, il ragioniere: "Il Comune li poteva usare anche per le imprese"

In Consiglio, il dirigente mette il punto sulla bufera scaturita dall'uso fatto dall'amministrazione del "fondone": i 31 milioni concessi dallo Stato nel 2020 per colmare le minori entrate tributarie a causa della pandemia. Il presidente Orlando sconfessa la Giunta: "Scelta politica e non obbligata, le somme del 2021 a Rap"

L'amministrazione Orlando avrebbe potuto utilizzare le somme del cosiddetto "fondone" per concedere agevolazioni sulla Tari e sull'Imu alle imprese colpite dal Covid? "Assolutamente sì". Con questa risposta netta, pronunciata oggi in Consiglio, il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile ha messo definitivamente il punto su una questione che da un lato ha fatto inviperire i commercianti e dall'altro ha creato l'ennesima frattura tra la Giunta e gli inquilini di Sala delle Lapidi .

Il numero uno della ragioneria - sollecitato a fornire chiarimenti dal presidente del Consiglio Totò Orlando, vero e proprio protagonista della seduta odierna - ha spiegato chiaramente che "la finalità principale della norma era quella di consentire ai Comuni di compensare le minori entrate durante la pandemia" ma che, secondo le interpretazioni rese dal ministero dell'Economia tramite Faq, i 31 milioni del 2020 "si potevano anche usare per ristorare le attività produttive e commerciali" sotto forma di sconti sulla Tari e sull'Imu.  Totò Orlando-3

Pur facendo una scelta legittima (quella cioè di usare le somme per provare a raddrizzare il bilancio), dunque, la Giunta ha preferito non darli alle imprese. "Una scelta politica e non una scelta obbligata", ha tuonato il presidente Orlando davanti (virtualmente) all'assessore al Bilancio Sergio Marino: l'unico esponente di Giunta a metterci la faccia. Il sindaco, ieri come oggi, non è intervenuto. Marino, quanto meno, si è "assunto la responsabilità in continuità amministrativa" con il sindaco, che fino al 22 marzo 2021 ha trattenuto la delega al Bilancio dopo le dimissioni di Roberto D'Agostino. 

"Nel 2020 - ha ribadito Marino - il Comune ha certificato circa 50 milioni tra minori entrate eragioniere basile-2 maggiori spese". Lo Stato ne ha concessi 31, utilizzati da Palazzo delle Aquile per raddrizzare il bilancio. Così ha fatto il ragioniere su indicazione della Giunta. Del "fondone" ci sarebbero anche ulteriori 55 milioni per il 2021, che non sono stati ancora impegnati perché il bilancio di previsione non c'è. Così il presidente Orlando ha proposto all'amministrazione attiva di destinarli a copertura degli extra costi di Rap, i famosi 26 milioni spesi per portare i rifiuti nelle discariche del Catanese dopo la saturazione di Bellolampo. Un uso ammesso dalla legge, ha confermato il ragioniere Basile, in quanto si tratta di maggiori costi sostenuti per il funzionamento del servizio di raccolta e smaltimento dell'immondizia. 

L'assessore Marino, dal canto suo, si è detto disponibile a prendere in considerazione la proposta e a portarla in Giunta. Una proposta che punta a scongiurare aumenti nella bolletta Tari (per imprese e cittadini) e mettere in sicurezza la Rap. Intanto il Consiglio ha incanalato i lavori sul consuntivo 2020 con le relazioni di Basile e Marino. Secondo il calendario dei lavori, lunedì ci sarà la discussione generale e martedì l'atto sarà messo in votazione.  

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