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"Tutto quello che vedo", mostra in via XX settembre

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Dal 17 dicembre al 1 febbraio 2022, la Galleria Arte24 di via xx settembre n.24 a Palermo, ospiterà la mostra “Tutto quello che vedo”. Il progetto, a cura di Silvia Tranchina, ha l’obiettivo di promuovere una riflessione approfondita sull’arte di Fulvio Di Piazza e Manfredi Beninati, uniti da un fil rouge impalpabile: il rapporto che intercorre tra lo scorrere del tempo, la memoria e la natura. L’esposizione raccoglie una selezione di dipinti, realizzati dal 2001 al 2008, che testimoniano quanto ancora la pittura sia capace di generare meraviglia, stupore e riflessioni. Di Piazza , da sempre affascinato dalla Natura, quasi mai troppo rassicurante, si dedica allo studio delle forme naturali, antropomorfizzandole. La sua è una pittura fantastica con una cura quasi fiamminga per i dettagli ma che strizza l’occhio alla cultura popolare del fumetto e rende omaggio ai surrealisti. Realizza grandi dipinti ad olio di scene fantastiche con foreste lussureggianti e spirali di fumo vulcanico. Il tutto stimola nello spettatore un tipo diverso di visione, più lenta e riflessiva. Dalla visione del particolare tramite un microcosmo di sottoboschi, si approda ad una visione d’insieme del paesaggio. Una natura decadente, arrivata ormai al collasso, che si evolve e si reinventa.

Con le sue opere , rese con una pittura veloce, spesso lavorata a spatola, propone immagini cariche e paesaggi in cui prevalgono i toni scuri, la lava e la terra smussata. Ciò che a prima vista sembravano delle precise rappresentazioni pittoriche di un bosco, ad uno sguardo più attento,compaiono alberi con gli occhi ed animali velenosi. Beninati, invece, sebbene sia maggiormente conosciuto per le sue installazioni, il suo lavoro comprende anche disegni, dipinti, collage e varie tecniche e materiali che ha sperimentato nel corso della sua carriera, per un continuo rinnovamento del suo linguaggio pittorico. I riferimenti alla memoria, allo scorrere del tempo, agli interessi letterari come le Città invisibili di Italo Calvino, che fanno da filo conduttore alla scoperta di luoghi onirici che l’artista popola di personaggi veri o immaginari, in un equilibrio naturale tra sogno e ricordo. Spesso tornano figure familiari di madri, bambini, fratelli, volti che si confondono con le velature di colore, dando allo spettatore la percezione del passare del tempo, come accade in un film. Attraverso questa stratificazione, caratteristica del suo lavoro, Beninati dipinge interni domestici o paesaggi fantastici, in un'atmosfera rarefatta, alle volte irreale, descrivendo figure che sembrano emergere lentamente da uno sfondo fiabesco. Nelle opere di Manfredi Beninati si ha la sensazione di essere arrivati appena un momento dopo un fatto, come spalancare una porta dove è accaduto qualcosa, dove ha vissuto qualcuno, dove il tempo è trascorso inesorabilmente lasciando le sue impronte. La mostra sarà visitabile dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Il vernissage si svolgerà il 17 dicembre alle ore 17, previo appuntamento e muniti di Green Pass.

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