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Diletta, il talento palermitano scelto dal "Boston Group": "Noi abbiamo un quid in più"

La 24enne è stata selezionata dal "The Boston Consulting Group" per partecipare ad un prestigioso corso di formazione gratuito sulla consulenza strategica. A PalermoToday racconta la sua esperiena: "Un'iniezione di fiducia nel futuro e un'esperienza formativa importante"

"Una quattro giorni di contaminazione reciproca positiva tra talenti, un'iniezione di fiducia nel futuro, oltreché un'esperienza formativa importante". Con queste parole Diletta Di Marco, palermitana di 24 anni, riassume la partecipazione alla seconda edizione di The Future Maker. E' stata l'unica siciliana scelta da The Boston Consulting Group per frequentare il corso sulla consulenza strategica che si è tenuto a Milano dal 19 al 22 giugno. Cento in tutto gli studenti delle università italiane selezionati. Si è discusso di leadership, problem solving e nuove tematiche d'innovazione con il commissario straordinario per l'attuazione dell'agenda digitale Diego Piacentini, l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Francesco Starace, l’atleta paraolimpica Bebe Vio, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e molto altre persone di rilievo. 

"Siamo stati divisi in gruppi da 10 - racconta Diletta - e seguiti da due risorse di Bcg che ci preparavano ai talk di discussione. Mi hanno colpito molto Bebe Vio perchè è un concentrato di energia e il ministro Calenda che ci ha fatto un discorso molto realista sulle prospettive dell'Italia: 'Anche se le cose non vanno benissimo non ci possiamo arrendere'". Diletta è un fiume in piena carico di ottimismo. Il percorso per arrivare ad essere tra i talenti selezionati è stato lungo: è durato ben sei mesi. Ma per la ventiquattrenne non è stato così impegnativo: è iniziato con l'invio di un curriculum vitae e una lettera motivazionale ed è andato avanti con un colloquio di gruppo a Milano, una prova d'inglese e una prova finale direttamente con il capo delle risorse umane di Bcg del Sud Europa. "Anche questa è stata un'esperienza - continua la studentessa palermitana - utile per affrontare i prossimi colloqui. Ho capito che stavano cercando qualsiasi tipo di talento. Il cv non era poi così importante. Molto più rivelante era trovare una persona con capacità di problem solving, in grado di relazionarsi al gruppo, di fare squadra, motivata".

L'avventura di Diletta è iniziata per caso: "Ho visualizzato un banner su Facebook e mi sono interessata perchè mi ha incuriosito capire perchè Bcg cercasse 100 persone. Conoscevo Bcg perchè è il leader nel campo della consulenza strategica e chi ha fatto il mio percorso di studi non può non conoscerlo. Sono molto attivi su Facebook perchè vogliono arrivare a tutti". Non tutti però si sentono all'altezza della situazione. "Mi ha stupito  - continua Diletta - che nessun altro palermitano abbia tentato. Mi piacerebbe che i ragazzi ci provassero a credere in se stessi. Perchè solo così qualcuno altro crederà in loro. Quindi invito gli studenti dell'università di Palermo a metterci la perseveranza e la volontà giusta. Là fuori c'è un mondo che aspetta. E i palermitani hanno quel quid in più". 

Secondo Diletta sono di natura molto umili, flessibili, abituati alla multiculturalità perchè cresciuti in un ambiente dove convivono pacificamente diverse culture e vedono l'altro come una risorsa e non con paura. "Anche l'amministratore delegato di Bcg è siciliano - aggiunge la studentessa -, vorrà dire qualcosa". La ventiquattrenne oggi vive in Germania dove sta studiando analisi delle politiche pubbliche (laurea specialistica). "Sono l'unica italiana, al di sotto di Roma - afferma - a frequentare il corso. La Sicilia mi manca molto e ci torno con piacere perchè credo che stia cambiando in meglio grazie all'amministrazione corrente".

A settembre Diletta si trasferirà a Toronto per completare il suo percorso di studi. Dopo non sa ancora cosa farà: "In questo momento sono esposta a mille stimoli. Non so ancora quale lavoro farò ma di certo sarà innovativo e rivolto alle persone". Di sicuro la voglia di mettersi in gioco non le manca quindi è già a metà dell'opera. Il corso, inoltre, l'ha messa in contatto con tanti coetani in gamba come lei e con chi prima di loro ha fatto un percorso simile e oggi siede al vertice di aziende importanti. Anche questo potrebbe rivelarsi utile.


 

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