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Vertenza Almaviva, la Cisl avverte: "A rischio 3 mila posti di lavoro"

L'azienda, in una lettera inviata al Comune, annuncia per il primo semestre del 2015 il rischio di esuberi strutturali per oltre 3 mila lavoratori: 2 mila a tempo indeterminato e oltre mille a progetto. Milazzo e Assisi: "Settore totalmente privo di regole"

Si riapre la vertenza Almaviva, nel settore dei call center a Palermo. L'azienda, in una lettera inviata al Comune, annuncia per il primo semestre del 2015 il rischio di esuberi strutturali per oltre 3 mila lavoratori, 2 mila a tempo indeterminato e oltre mille a progetto, che operano nel capoluogo siciliano. Alla base dell'annuncio dell'azienda, la crisi del settore aggravata "da un mercato - scrive Almaviva - sempre più in contrazione, con costi sempre meno compatibili, il tutto aggravato da un ricorso alla delocalizzazione sia per le attività svolte con personale dipendente sia con personale a progetto".

"Sulla crisi dell'azienda incide di certo anche la scadenza della commessa con Wind prevista entro marzo 2015, ma c'è molto altro - spiegano Mimmo Milazzo, segretario Cisl Palermo Trapani, e Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Palermo Trapani -. Il settore è totalmente privo di regole, la delocalizzazione con il sistema delle scatole cinesi per aprire nuove aziende e usufruire dei contributi regionali e statali, ormai non fa altro che portare ad un continuo elenco di posti persi, crisi aziendali, che la nostra città come tutta la Sicilia, non possono permettersi". Almaviva a Palermo conta 3500 lavoratori a tempo indeterminato e 1200 a progetto.

Da qui l'appello alle istituzioni. "Dobbiamo evitare che accada - aggiungono i due leader sindacali - e al Mise chiediamo innanzitutto regole certe, che impediscano l'utilizzo della defiscalizzazione dell'Irap come incentivo per aprire crisi aziendali, licenziare lavoratori già assunti e creare aziende abbattendo il costo del lavoro. Servono inoltre regole sull'appalto e i subappalti dell'intero settore". Ma dal sindacato arriva anche un appello alla Regione perché si doti di "regole e principi da imporre a chi opera nelle telecomunicazioni in Sicilia che impediscano questo continuo massacro degli operatori del settore".

La vertenza Almaviva con le altre, 4U, Accenture e lo sciopero nazionale dei call center con la notte bianca che si terrà il 20 e 21 novembre a Roma, sarà al centro domani del consiglio regionale della Fistel Cisl, che si terrà nella sede della Cisl Sicilia in piazza Castelnuovo dalle 10 alla presenza del segretario nazionale Vito Antonio Vitale.

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