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Cronaca

Università, l'Udu: "Borse di studio a rischio per migliaia di studenti"

"Chiediamo al presidente Crocetta di opporsi al decreto proposto dal ministro dell'Istruzione Profumo che ne taglia l’accesso. Si creerebbero discriminazioni tra studenti del Nord, del Centro e del Sud". Domani un presidio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

udu-3"Chiediamo al presidente Crocetta di opporsi al decreto proposto da Profumo che taglia l’accesso alle borse di studio". L’Udu Palermo esprime il suo dissenso verso il nuovo decreto che il Ministro dell'Istruzione Profumo porterà in conferenza Stato-Regioni domani 7 febbraio.

"Tale decreto - si legge in una nota dell'unione universitaria - prevede una forte diminuzione del numero di studenti che potranno beneficiare della borsa di studio, una diminuzione dell’importo delle borse e la creazione di discriminazioni tra studenti del Nord, del Centro e del Sud. In Sicilia e in tutto il sud Italia il tetto massimo di isee previsto per beneficiare della borsa di studio verrà abbassato a 14.300 euro rispetto ai 20.124,71 di quest’anno. Inoltre le soglie di cfu da maturare per l’accesso alle borse di studio (criterio premiale) verranno aumentate di circa il 20% con la scomparsa dei punti bonus".

"Dopo il crollo delle immatricolazioni e del numero di iscritti, riconosciuto ora anche dal CUN - continua la nota - e l’incremento della tassa regionale per il diritto allo studio, riteniamo che il Governo stia sferrando un attacco contro un diritto costituzionale degli studenti, in particolare di coloro che appartengono alle fasce economiche meno abbienti. Tutto ciò peggiora ulteriormente il sistema del diritto allo studio nel nostro paese. In Italia oggi la spesa destinata al DSU è di circa 200/300 milioni di euro l’anno, questa, confrontata con i circa 2 Miliardi investiti in Germania e Francia e 900 milioni in Spagna, risulta essere tra le più basse d’Europa".

"Chiediamo al presidente Crocetta e all'assessore Nelli Scilabra di opporsi fermamente a questo decreto che mira al completo smantellamento del sistema del diritto allo studio. Crediamo che, vista l’attuale situazione economica in cui oggi versa l’Italia e la nostra regione in particolare, un ulteriore taglio alle borse di studio si traduca in un ostacolo insormontabile per tanti giovani che così, per impossibilità economiche, non potranno diventare studenti universitari. Riteniamo anzi che soltanto con un forte investimento sui giovani e la formazione la Sicilia possa migliorare l’attuale situazione economica e sociale e diventare il motore pulsante dell’Italia che verrà".

"Invitiamo - conclude la nota - tutti gli studenti domani 7 febbraio a partecipare al presidio dell'ersu dove aspetteremo l'esito della conferanza Stato-Regioni".


 

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