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La polemica / Cerda

Targa Florio, il sindaco di Cerda all'attacco: "Storia plagiata e disagi per la nostra comunità"

Il primo cittadino: "Un'edizione che ha fatto a pugni con l'identità del nostro centro. In più ha penalizzato cittadini, viaggiatori, lavoratori pendolari, autotrasportatori, operatori economici e ristoratori"

Si è conclusa ieri l'edizione numero 106 della Targa Florio, ma Salvatore Geraci, sindaco di Cerda, tra le città simbolo della corsa protesta contro l'organizzazione della kermesse automobilistica con un post su Facebook. "Sì era capito fin dalle prime battute che non sarebbe stata la solita Targa. Iniziata male, con maldestri tentativi di volersi appropriare indebitamente (plagio) della identità che appartiene a Cerda , facendo a pugni con la storia, volendo a tutti i costi e in ogni dove cancellare le parole 'tribune di Cerda' e Cerda.  Finita peggio con notevoli disagi per cittadini, viaggiatori, lavoratori pendolari, autotrasportatori, operatori economici e ristoratori".

Secondo Geraci "l’edizione 2022 più che una Targa, a molti è sembrata una 'targhetta', Benigni direbbe :non me somiglia pe' niente". E boccia "l'organizzazione Aci Palermo: zero la prima". Ecco le critiche mosse dal sindaco: "Nessuna indicazione, nessuna comunicazione di variazione orari, nessun cartello con specifiche e orari di apertura/chiusura delle strade. Saltate le aperture intermedie per i viaggiatori". Per il sindaco infine "non sono piu tollerabili le condizioni della strada Villaurea/ Himera/ Buonfornello ricadente nel territorio di Termini Imerese, utilizzata come strada alternativa alle Ss 120 e Ss 113".

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