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Cronaca

Aeroporto, vacanze salve per migliaia di viaggiatori: revocato sciopero controllori di volo

L'agitazione era prevista per sabato. Raggiunto, al ministero dei Trasporti, l'accordo tra sindacati ed Enav per il rinnovo del contratto di lavoro

Chi aveva prenotato un volo per sabato 21 luglio può tirare un respiro di sollievo. E' stato revocato infatti lo sciopero indetto dai controllori di volo. Il passo indietro dopo un vertice al ministero dei Trasporti tra sindacati ed Enav. Al centro della discussione, oltre al piano industriale, anche il rinnovo del contratto di lavoro degli uomini radar. L'intesa è stata raggiunta e quindi sono venute meno le ragioni (anche se non tutte) della protesta che, considerando il periodo e le migliaia di persone in viaggio, avrebbe rischiato di creare il caos negli scali italiani.

"Revocato  - si legge in un Tweet del ministero dei Trasporti - lo sciopero dei controllori di volo Enav, previsto il prossimo 21 luglio. Grazie alla mediazione del ministero c’è l’accordo sul rinnovo del contratto e sale a 80 il numero delle assunzioni".

Resta invece confermato, per venerdì 20 luglio, lo sciopero dei dipendenti Techno Sky, la società di logistica e manutenzione di Enav, che cura gli impianti per il controllo del traffico aereo. I lavoratori tornano a incrociare le braccia "per chiedere l’internalizzazione della società in Enav. l'armonizzazione dei trattamenti economici dei lavoratori, le assunzioni per coprire le gravi carenze di personale e sulle prospettive per tutti i lavoratori a partire da quelli della sede".

In Sicilia la protesta coinvolgerà i 42 lavoratori delle sedi di Palermo, Catania, Pantelleria, Lampedusa e del centro trasmissione dati di Erice. Francesco Foti, segretario Fiom Cgil Palermo: "Si sciopera per chiedere, attraverso l'internalizzazione l'eliminazione di doppi consigli di amministrazione e di clientele e sprechi,  migliori condizioni di sicurezza per i lavoratori e per i cittadini, un piano di assunzioni che metta fine alla drammatica carenza di organico negli aeroporti, investimenti infrastrutturali negli apparati e nei sistemi di gestione”. La Fiom nazionale chiede un incontro al nuovo governo per discutere della situazione aziendale e dei risultati aziendali ottenuti al prezzo del grande sacrificio dei lavoratori.

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