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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Non si capisce se sei maschio o femmina": 21enne presa a calci e pugni da gruppo di ragazzini

E' successo nei giorni scorsi nella zona del Forum. La ragazza ha sporto denuncia: "Non ho intenzione di stare in silenzio solo perché lo Sperone è il quartiere che è. Non ho paura di combattere per i miei diritti e la mia libertà di espressione e per il mio orientamento sessuale"

"Sono stata vittima di omofobia e di una violenza non immaginabile". Inizia così la denuncia di Giada, una ragazza palermitana di 21 anni. Presa a calci e pugni e ricoperta da insulti omofobi da un gruppetto di ragazzini. E' successo negli scorsi giorni. A raccontare come sono andate le cose è stata proprio lei, su Facebook. "Mi trovavo nel posto sbagliato al momento sbagliato? Non lo so - ha scritto -. So solo che mi stavo recando ad una semplice prova di lavoro al centro commerciale Forum. Un gruppo di cinque ragazzini senza alcun motivo ha iniziato a deridermi, denigrarmi per il modo in cui mi vesto (come tutti d'altronde), per i capelli corti e per il fatto che non si capisce molto se sono "maschio o femmina". Di questa brutta storia c'è però un "lato positivo", ovvero che l'aggressione avvenuta al centro commerciale e quindi sono state prese le registrazioni che filmano questo gruppo di ragazzini".

Giada ha proseguito: "Uno del gruppo durante l'aggressione pensa bene di farmi cadere per terra con uno sgambetto mentre mi stavo difendendo, così che il resto del gruppo potesse prendermi a calci e pugni in testa e nel resto del corpo. Chi stava facendo shopping o si stava recando dentro il centro commerciale si nascondeva nell'indifferenza perché "non tocca loro" e infatti, mi hanno tolto questi ragazzini di dosso nel momento in cui tutti e cinque si stavano divertendo a picchiarmi violentemente mentre io ero a terra.  Sono scappati non appena hanno capito che si sarebbero messi nei guai. Non auguro mai a qualcuno di ritrovarsi in queste circostanze e pensare: 'sto morendo?', 'cosa ho fatto di male?', 'è colpa mia?'.  Tornati a casa divertiti hanno detto fra di loro: 'Ho spaccato la faccia a uno al Forum', informazione che ho saputo tramite una delle tante persone che mi hanno scritto per supportarmi".

Alla fine la ragazza ha sporto denuncia. "Non ho intenzione di stare in silenzio solo perché lo Sperone è il quartiere che è. Non ho paura di combattere per i miei diritti e la mia libertà di espressione, per il mio orientamento sessuale ma in generale per la mia persona. Diritti che tra l'altro vengono protetti dalla costituzione stessa e da leggi internazionali. Quello che mi è successo - ha concluso - non è solamente la mia lotta, ma appartiene anche a chi subisce violenze sulla base di altre ragioni".

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