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Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

L’esercito disinnesca la bomba trovata al porto: riaperta la zona rossa

Gli artificieri del IV reggimento Genio guastatori hanno fatto esplodere la spoletta dell'ordigno risalente alla seconda guerra mondiale. La cosiddetta parte attiva, che contiene la carica di tritolo, è stata fatta brillare in una cava fuori città. I residenti nell'area interdetta possono ritornare a casa

L'esercito ha disinnescato la bomba della seconda guerra mondiale trovata nelle scorse settimane nella zona del porto. La lunga giornata, per gli artificieri del IV reggimento Genio guastatori, è iniziata alle 6 di questa mattina. Oltre 7 mila i residenti che, a scopo precauzionale, hanno dovuto lasciare le rispettive abitazioni. Necessario l'intervento delle forze dell'ordine in cinque punti della zona off-limits per "convincere" altrettanti nuclei familiari ad allontanarsi. In totale sono 63 le strade evacuate nel raggio di 400 metri dal punto in cui si trovava la bomba.

Ecco come gli artificieri stanno disinnescando la bomba | VIDEO

Interdetta la zona rossa, ovvero l'area del porto; sgomberata anche quella gialla, a monte di via Crispi. In quest'area ricadono anche 4 case di cura e 120 portatori di handicap. Sono invece 70 le persone che hanno chiesto l'assistenza dei mezzi comunali. Stop anche alle attività religiose, commerciali, artigianali, della distribuzione dei carburanti, delle strutture ricettive e assistenziali. 

Tre i centri di accoglienza allestiti dal Comune: allo stadio, al Pala Uditore e al Pala Oreto, più un centro raccolta a piazza Sturzo. Sono 8 i bus navetta dell'Amat e 20 mezzi della Protezione Civile messi in campo per il trasporto. L'associazione Anpas Sicilia ha invece schierato sul campo 53 volontari, 2 camper, 2 ambulanze, 4 pulmini per persone con disabilità, 2 auto mediche. In totale sono 180 i volontari coodinati dal Comune. Anche il Ccs (Centro coordinamento soccorsi) della prefettura è operativo su più sedi collegate in teleconferenza.

In totale circa 500 persone hanno usufruito dei mezzi messi a disposizione dell'Amat e sono state accompagnate presso il punto di raccolta all'interno dello stadio "Barbera", mentre una ventina di persone con disabilità sono state accompagnate presso il secondo punto di raccolta al Pala Uditore. Nessuna persona è stata accompagnata al Pala Oreto o in maniera autonoma e per questo la struttura è rimasta chiusa. All'interno della zona rossa sono rimasti 3 gruppi di forza dell'ordine in funzione di servizio antisciacallaggio. Le persone in quarantena volontaria o in isolamento per Covid-19 trasferiti dal personale dell'Asp e del 118 in luoghi dedicati sono state 7. Di questi solo 2 positivi, che si trovavano al San Paolo hotel, sono usciti già ieri.

Le operazioni di disinnesco sono state curate dal reggimento Genio guastatori dell'esercito, che adesso faranno brillare la bomba di 600 libbre (272 chili, di cui 100 di esplosivo). "Il raggio d'azione della bomba è di circa 1850 metri ma - ha spiegato Francesco Diati, addetto stampa, IV Reggimento Genio Guastatori della Brigata Aosta - con la camera di espansione è stato ridotto a 400 metri".

L'ordigno è stato imbracato e spostato con una gru nella camera di espansione. "Qui attraverso un macchinario definito swordfish - ha aggiunto il luogotenente Giuseppe Carini - la bomba è stata sezionata attraverso una lancia che 'spara' acqua e sabbia ad alta pressione". Nell'area portuale in cui è stato rinvenuta la bomba hanno operato 12 tra ufficiali e sottufficiali del IV reggimento Genio guastatori.  

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Il taglio della bomba e l'esplosione della spoletta

Gli artificieri dell'Esercito hanno proceduto al taglio della bomba (nella foto sopra). A terra c'è la spoletta (parte attiva), che è stata fatta esplodere; mentre sopra il cavalletto c'è la parte dell'ordigno che verrà distrutta in cava: la sostanza giallastra all'interno è il tritolo e al centro c'è un esplosivo ad altissimo potenziale che serve a far deflagrare il tritolo. 

Riapre la zona rossa

Dopo che gli artificieri del IV reggimento Genio guastatori dell'esercito hanno fatto esplodere la spoletta della bomba, la popolazione può fare rientro nella zona rossa. Ne dà notizia il Comune. L'ordigno ormai inerte viene adesso portato fuori città per il brillamento.

Bomba disinnescata, plauso del sindaco

"Il mio ringraziamento - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando - va ai militari dell'esercito che hanno eseguito le operazioni di disinnesco dell'ordigno e alla Prefettura che ha coordinato tutte le operazioni. Ovviamente un grande ringraziamento alle forze dell'ordine, alla polizia municipale, alla Protezione civile, alla Croce Rossa, alle aziende comunali, alle centinaia di volontari, alla società del Palermo e a tutti coloro che hanno contribuito affinchè l'intervento si svolgesse in totale sicurezza. Un intervento ed una operazione di evacuazione resi più complessi dalle misure anti Covid19, ma che si sono svolte comunque con grande tranquillità. Anche per questo ringrazio le migliaia di cittadini che hanno dato dimostrazione di grande civiltà e sensibilità". Alle operazioni hanno partecipato 180 unità di Protezione civile, 30 di vari uffici del Comune e 50 della polizia municipale.

Gli artificieri fanno brillare l'ordigno  

Alle 16,15, gli artificieri del IV reggimento Genio guastatori dell'esercito hanno fatto la parte attiva della bomba, contienente la carica di tritolo.

Articolo aggiornato alle ore 16,32 dopo che gli artificieri hanno fatto brillare l'ordigno 

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