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Cronaca

Falso in bilancio e autoriciclaggio, il 2 luglio Zamparini a processo

Il gip ha accolto la richiesta di giudizio immediato per l'ex presidente del Palermo che si trova ai domiciliari. Sotto la lente di investigatori e inquirenti la doppia cessione del marchio e la gestione societaria tra il 2013 e il 2017

Estate calda all'orizzonte per Maurizio Zamparini. Inizierà il prossimo 2 luglio, davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale di Palermo, il processo a carico dell’ex presidente del Palermo e di altre sette persone. Il gip ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm Francesca Dessì, Andrea Fusco e Dario Scaletta, sotto il coordinamento dell’aggiunto Salvatore De Luca.

Sotto la lente della guardia di finanza e della Procura la gestione societaria nel periodo compreso fra il 2013 e il 2017. L’ex patron friulano si trova agli arresti domiciliari e dovrà rispondere dei reati di falso in bilancio e false comunicazioni al Covisoc. Il cuore dell’indagine, secondo l’accusa, riguarderebbe la doppia cessione del marchio a società riconducibile allo stesso Zamparini per aggiustare i bilanci di viale del Fante.

Tra gli altri indagati ci sono uno dei figli di Zamparini, Paolo, la sua segretaria e alcuni professionisti dei quali l’ex presidente si è avvalso nel periodo esaminato. Per i pm e il gip gli elementi acquisiti sino ad oggi sarebbero sufficienti per iniziare il processo. Le indagini proseguono per i reati di appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di risorse di provenienza illecita, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

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