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Cronaca

Cinque società per sfuggire a fisco, fornitori e lavoratori: imprenditori cinesi patteggiano la condanna

Per gli imputati sono arrivate pene che vanno dai 2 anni ai 2 anni e 6 mesi. Confiscate le srl create per tenere aperti i punti vendita - tra Palermo, Bagheria e Siracusa - e trasferire i compendi aziendali della Z&H senza bloccare le attività

Dall’ascesa del loro impero milionario al patteggiamento. Il giudice di Termini Imerese ha condannato Ruting Yu, Jessica Yu, Hu Shao Jing, Hu Lin Lian e Huang Xiaoyan a 2 anni e Zang Renjun a 2 anni e 6 mesi per reati finanziari legati ad alcuni centri commerciali gestiti tramite la Z&H srl e all’apertura di altre imprese in cui fare confluire beni e compendi aziendali della prima società, portata al fallimento nonostante non si trovasse in stato di crisi. Dopo il sequestro è stata disposta anche la confisca delle srl Sunny, New Star, Y&H, H&Y e Y&H2.

I sei imputati - nati tutti in Cina tranne Jessica Yu, nata a Catania - e le loro società erano finite tre anni fa nel mirino della guardia di finanza. Gli specialisti delle fiamme gialle avevano ricostruito la galassia societaria che faceva capo a loro e con cui “avevano di fatto sostituito l’impresa in decozione con società neo-costituite, in tal modo continuando a operare senza interruzioni”. Grazie a questo schema sarebbero riusciti a sottrarsi al pagamento dei debiti nei confronti di fornitori, Erario e dipendenti lasciando un buco di circa 1,4 milioni di euro.

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