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Via Oreto, maxi furto di cibo destinato ai poveri: decine di famiglie restano senza un pasto

Svuotato il magazzino della onlus "Insieme", la polizia ha rintracciato e denunciato un uomo, ma si cerca anche un complice. L'appello del presidente dell'associazione: "Invito queste persone a pentirsi e a restituire la merce, intanto stiamo provando a reperire altri prodotti con Banco Alimentare e Agea"

E’ capitato che qualcuno rubasse un pacco di pasta o qualche scatoletta in un supermercato per sfamarsi. Lui, invece, avrebbe svaligiato il magazzino di un'associazione che distribuisce cibo ai bisognosi lasciando di fatto decine di famiglie senza un pasto. La polizia ha denunciato un uomo di 45 anni che, nella notte tra sabato e domenica, avrebbe svaligiato la sede della onlus "Insieme" di via Oreto. "Abbiamo ricevuto tante persone e telefonate - dice a PalermoToday il presidente Saverio La Rosa - ma purtroppo abbiamo dovuto spiegare l'accaduto e rimandare indietro la gente. In vent’anni non era mai capitata una cosa del genere. Non so perché queste persone si siano spinte a tanto, ma hanno creato disagi a tante famiglie indigenti e hanno fatto del male anche a noi volontari. Hanno rubato pure due grossi carrelli, del valore di 500 euro, che avevamo comprato autotassandoci".

Secondo una prima ricostruzione il 45enne, insieme a un complice ancora ricercato, avrebbe forzato la saracinesca della sede della onlus e mandato in frantumi una porta a vetri prima di entrare. A quel punto avrebbero avuto oltre due ore per frugare fra le derrate e portare via due carrelli pieni di roba. Da una prima stima si tratta di 400 pezzi di Grana padano, 160 bottiglie di olio di semi, circa 300 pacchi di pasta da mezzo chilo, 100 chili di zucchero, 90 confezioni di biscotti per il latte e poi ancora bottiglie di passata di pomodoro, barattoli di crema al cacao, crostate e oltre un centinaio di scatolette di tonno sott’olio. Troppo da portare via senza un'auto, che però non sarebbe stata inquadrata dalle telecamere installate nella sede della onlus. "Appena sveglio - continua La Rosa - ho trovato 28 notifiche dell’app sul cellulare collegata all’impianto d'allarme, ho attivato il video e ho visto che avevano messo tutto a soqquadro".

1 Furto cibo bisognosi onlus Insieme via Oreto

Il presidente dell’associazione ha subito chiamato la polizia e raggiunto insieme agli agenti la sede di via Oreto, un bene affidato dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati al Comune di Palermo e poi concesso alla onlus. "Hanno rubato pure della documentazione, pensavano che dentro quella scatola ci fosse altro cibo. Non si rendono conto del danno che hanno fatto, non a noi ma agli altri. Siamo molto amareggiati perché ci siamo trovati costretti ad annullare le consegne previste di sabato alle famiglie bisognose. Invito queste persone a pentirsi e a restituire i prodotti alimentari. Sappiamo che il bisogno può spingere a fare cose sbagliate, ma arrivare a tanto no. Che ne hanno fatto? Hanno venduto tutto?", si chiede La Rosa di quelle centinaia e centinaia di confezioni marchiate dall’Unione europea come "Prodotti non commerciabili".

Grazie all’analisi delle immagini riprese dalle telecamere, gli investigatori del commissariato Oreto-stazione sono riusciti a individuare uno dei due uomini che avrebbero svaligiato il magazzino. Indagini in corso per rintracciare anche il complice che avrebbe aiutato il 45enne a caricare e fare sparire i carrelli con la spesa, che potrebbero ancora essere nascosti da qualche parte. "Stiamo mandando gli altri video alla polizia - conclude La Rosa - e speriamo si possa ritrovare tutta la merce. Fatichiamo già tanto perché la situazione a Palermo è critica. Siamo dieci volontari, ciascuno con una famiglia e un lavoro, ma dedichiamo il nostro tempo libero a chi ne ha bisogno. La richiesta è alta ma noi cerchiamo di assistere tutti, anche chi non è registrato nella nostra sede perché sappiamo che c’è tanta fame in giro. Stiamo registrando tanta solidarietà e stiamo cercando di provvedere con l’Agea e il Banco alimentare regionale per cercare di tamponare".

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