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Cronaca Libertà / Via Marchese di Villabianca, 39

Due dipendenti con il Covid, il bar Agorà decide di chiudere a ridosso del Capodanno

La decisione del titolare dell'attività di via Marchese di Villabianca: "Ho scelto di privilegiare la salute dei miei dipendenti e dei clienti agli elevati incassi". Boom di disdette per feste e ristoranti: la variante Omicron rischia di mettere in ginocchio l'economia che ruota intorno a San Silvestro

Due casi Covid tra il personale, e così il bar Agorà di via Marchese di Villabianca decide di chiudere per due giorni. Saracinesche abbassate dunque il 30 e il 31 dicembre, e almeno fino al 3 gennaio. Non giorni qualunque, visto che l'attività lavora anche nel campo della ristorazione e aveva ricevuto già parecchie ordinazioni per catering d'asporto per il cenone di San Silvestro.

"Ma la salute viene prima dei soldi", commenta uno dei titolari Giorgio Piazza. "Ho deciso di tutelare me, la mia famiglia e soprattutto i 15 dipendenti e i clienti. Ho preso questa scelta insieme al mio socio - spiega ancora Piazza, che gestisce il locale insieme ad Enrico Colletti - almeno fino a quando non saremo sicuri di essere tutti negativi ad almeno a due giri di tamponi. Rinunciamo a incassi sostanziosi, ma preferiamo così". 

Cosa si potrà fare a Capodanno: le regole

Il Covid, e in particolare la variante Omicron, rischiano dunque di mettere in ginocchio l'economia che gira attorno al Capodanno. Oltre al caso del bar Agorà infatti, in questi giorni si sta assistendo ad un preoccupante crollo delle prenotazioni per le cene e gli eventi dell'ultimo dell'anno. Sulla vicenda è intervenuto il presidente della direzione regionale del Partito democratico in Sicilia, Antonio Ferrante. "Le cancellazioni - ha detto - costituiscono non solo una mancata fonte di guadagni, ma anche un danno economico per i tanti che, sulla base delle prenotazioni, avevano già avviato i preparativi. Non è pensabile abbandonare i nostri imprenditori, in un settore vitale per la nostra economia, al proprio destino. Chiediamo quindi - conclude Ferrante - che nella prossima manovra economica regionale venga riconosciuto agli imprenditori un contributo che possa coprire innanzitutto le spese sostenute per gli eventi di capodanno, come anche i mancati guadagni, consapevoli del grave danno che questa terribile pandemia sta causando a un intero settore".

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