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Cronaca Partanna-Mondello

"Non riuscivo a prendere sonno", "Vado dalla zia": violano zona rossa, in 26 rischiano la denuncia

Controlli della polizia ieri a Mondello, sanzioni a gogò. I palermitani fermati hanno cercato di giustificarsi con le scuse più fantasiose. Dai fidanzatini appartati in auto al ragazzo uscito per comprare una bevanda (ma senza soldi). Dalla questura spiegano: "Falsa attestazione a pubblico ufficiale è reato"

C'era chi si è giustificato dicendo che era uscito di notte perché non riusciva a prendere sonno, chi invece ha attraversato tutta la città per andare a comprare una bevanda. Girandola di controlli anti Coronavirus della polizia a Mondello. Obiettivo: verificare l’osservanza delle misure connesse all’instaurazione della zona rossa e, conseguentemente, delle attuali restrizioni per il contenimento della diffusione del contagio. In tutto - soltanto ieri - sono state identificate 40 persone. In 26 sono stati multati all’autorità amministrativa competente per aver violato l’attuale normativa anti Covid e adesso rischiano tutti il deferimento per aver dichiarato il falso.

I controlli straordinari effettuati da personale del commissariato di Mondello sono stati estesi anche a Partanna e alla zona di Vergine Maria "e sono stati resi necessari - spiegano dalla questura - anche dall’imminenza del weekend, quando numerosi cittadini potrebbero essere indotti a violare la zona rossa riversandosi nel luogo tradizionalmente deputato alla passeggiata dei palermitani, senza un giustificato motivo".

Dalla polizia sottolineano: "Posto che le attuali restrizioni prevedono che ci si possa allontanare dalla propria abitazione solo per ragioni urgenti di lavoro, salute o per raggiungere propri familiari in situazioni di disagio, sono risultate risibili, poco credibili se non fantasiose, le ragioni che alcuni cittadini, poi multati, hanno addotto per giustificare la loro presenza a Mondello"

"Invitati a compilare il modello di autocertificazione previsto - raccontano dalla polizia - c'è stato ad esempio chi ha attestato 'di essere intento a raggiungere l’abitazione di una 'anziana zia' della quale però non ricordava l’indirizzo, oppure chi ha dichiarato di essere in possesso di una prescrizione medica dimenticata a casa in forza della quale doveva acquistare dei farmaci presso la locale farmacia, adducendo che le farmacie del quartiere della propria zona, a Brancaccio (quindi in un quartiere diametralmente opposto) fossero tutte chiuse. C'è stato ancora chi ha riferito, mentre parcheggiava l’auto, di essere uscito da un ospedale della città per recarsi ad acquistare dei farmaci malgrado la farmacia più vicina fosse distante alcuni chilometri dal luogo in cui era intento a parcheggiare la sua auto".

Ma c'è stata anche una coppia di fidanzati fermata in ora serale, proprio a ridosso del coprifuoco delle 22, colta in effusioni ed in intimità, in via monte Ercta, zona Monte Pellegrino. I fidanzati hanno giustificato la loro presenza in quel luogo riferendo agli agenti candidamente che erano lì per "stare assieme" e ciò malgrado entrambi provenissero da luoghi di residenza e da circoscrizioni comunali diverse rispetto a quelle di Mondello. Ancora, in ore notturne, è stato fermato e sottoposto a controllo un cittadino sorpreso a passeggiare in via Piano Gallo poiché "non riusciva a prendere sonno": è scattata anche in questa circostanza l’inevitabile sanzione.

Altri cittadini in pieno giorno "hanno lasciato la propria abitazione nei quartieri del centro città per recarsi nelle piazze della borgata per 'comprare del pesce a Mondello' o farsi una passeggiata nonostante siano risultati risiedere anche in altri comuni come Monreale - dicono dalla polizia -. In assenza di motivazioni plausibili, molto spesso i cittadini sottoposti a controllo e in particolare le coppie, hanno dichiarato di “passeggiare con il fidanzato”, ignorando o facendo finta di non sapere che, fin quando permane la zona “rossa”, la (mera) passeggiata non è consentita, tanto più lontana dal proprio quartiere o comune di residenza".

Infine, assai curiosa è stata la risposta fornita agli agenti da un cittadino monrealese multato nel tardo pomeriggio di ieri: durante il controllo ha dichiarato che si stava recando in un supermercato della zona per "comprare una bevanda" aggiungendo poi "di non aver denaro al seguito per l’acquisto". Per le dichiarazioni mendaci o risultate false, i soggetti contravvenzionati rischieranno il deferimento alla locale Procura della Repubblica per falso ideologico e falsa attestazione a pubblico ufficiale.

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