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Cronaca

Caos gazebo, il Comune non molla ma il Tar dà ragione ai commercianti

Braccio di ferro infinito, il Tribunale salva tre locali, che sono riusciti a ottenere la sospensiva per lo smontaggio dei gazebo. Il presidente di Confartigianato: "C'è chi dovrà chiudere la settimana di Pasqua, la situazione sta diventando paradossale"

La guerra continua. Da una parte ci sono i commercianti, dall'altra c'è invece il Comune. La questione è nota: la minaccia di chiudere negozi, ristoranti e pub per gazebo, piante e pubblicità abusive. "C'è chi dovrà chiudere la settimana di Pasqua, la situazione sta diventando paradossale". Il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, centra subito il punto. La novità è che oggi Confartigianato, Confindustria, Confcommercio, Cidec e Confesercenti provinciali hanno inoltrato tramite un avvocato una lettera al sindaco Leoluca Orlando per chiedere un incontro urgentissimo.

La questione si è ingarbugliata ancora di più dopo l’ultima sentenza del Tar che ha "salvato" “Pizzo & Pizzo”. Il locale ha infatti ottenuto la sospensiva per potere eliminare i gazebo. Stessa cosa era successa a due locali di via XII gennaio e via Franz Liszt, e allo "Lo scrigno dei sapori" di piazza Principe di Camporeale.

"Non vogliamo scontrarci con nessuno - dice Reina - ma trovare soluzioni per il bene dei commercianti che adesso si trovano in estrema difficoltà. Il titolare di una trattoria si è rivolto oggi a Confartigianato perché dovrà abbassare la saracinesca nei giorni che precedono la domenica di Pasqua, lo stesso vale per un'altra attività commerciale del centro città. E dopo le ultime decisioni del Tar possiamo ribadire con forza la necessità di trovare alternative, di arrivare presto a questo fantomatico regolamento perché la situazione attuale fa acqua da tutte le parti".

Della stessa opinione è il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese: "Questa storia è dei gazebo è diventata un papocchio, una barzelletta che non fa ridere più nessuno. E adesso anche il Tar ha sconfessato la linea dell'assessore alle Attività Produttive, Marco Di Marco".

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