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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Resuttana-San Lorenzo

La Cgil lancia i "Laboratori per il lavoro": s'inaugura con un dibattito sull'industria

La serie di iniziative di confronto sono finalizzate alla costruzione di un piano regionale per lo sviluppo della Sicilia e per il rilancio dell’occupazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Con un dibattito sull’industria, la Cgil Sicilia inaugurerà venerdì 15 novembre alle 10 nella sede del Cnr di via Ugo La Malfa 153 i “Laboratori per il lavoro”, una serie di iniziative di dibattito e confronto finalizzate alla costruzione di un piano regionale per lo sviluppo della Sicilia e per il rilancio dell’occupazione. Dopo l’industria gli altri temi che saranno affrontati sono le Politiche sociali  e il Welfare ( il 22) e le Infrastrutture (il 27) , in tavoli tematici appositamente dedicati che vedranno gli interventi di esperti, docenti universitari, rappresentanti del mondo dell’industria, dell’ambientalismo e delle istituzioni.

Successivamente il focus si sposterà su altri settori “per giungere a una proposta complessiva- dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- che costruita secondo il metodo della partecipazione e che  goda in partenza del più ampio dei consensi”. Le parole chiave dei “laboratori” sono innovazione e ambiente “per uno sviluppo sostenibile  che promuova l’occupazione- sottolinea Mannino - a partire da quella giovanile e femminile, vere note dolenti oggi nella nostra regione”.

Per quanto riguarda l’industria, il primo argomento trattato, la Cgil ricorda il tracollo che ha subito il settore, il cui valore aggiunto negli ultimi 10 anni è passato da 14,3 miliardi a 10,3 miliardi. L’industria in senso stretto è passata da 9 miliardi a 6,8 miliardi, con un forte calo nel manifatturiero (- 2 miliardi). Nel settore tra il 2008 e il 2018 sono andati perduti 77.142 posti di lavoro di cui 5.186 nell’industria in senso stretto, il resto nelle costruzioni. Gli addetti sono passati (industria ed edilizia) dai 296.340 del 2008 ai 219.198 del 2018. Oggi il manifatturiero rappresenta solo il 10% del complesso degli occupati in Sicilia. La deindustrializzazione in atto si coglie anche dalle cessazioni di imprese tra il 2009 e il 2018, - 2.272 nell’industria in senso stretto e - 5.263 nelle costruzione ( in totale- 17.138). Tiene l’export del manifatturiero, con oltre 10 miliari di cui il 62% riferibile alla componente petrolifera.

Alla tavola rotonda di venerdì, presieduta da Monica Genovese, della segreteria regionale Cgil, parteciperanno Giuseppe D’Aquila, segretario della Filctem Cgil e Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom, che introdurranno i lavori. Interverranno Marco Romano, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese; Giuseppe Nobile dell’ ufficio statistico regione siciliana; Franco Andaloro, delegato Wwf Sicilia; Livan fratini di Unipa · Dipartimento dell'Innovazione Industriale e
Digitale; Bernardo Casa Refining & Marketing Executive Vice PresidentDirezione  industriale Eni; Alberto Squanquerillo Supply manager Sonatrach; Fabrizio Chines Presidente ed A.D Sifi;  Giuseppe Sabella esperto di industria e coordinatore del progetto Think-industry4.0 e l’assessore regionale alle Attività produttive ,Mimmo Turano. Concluderà Emilio Miceli, segretario nazionale Cgil.


 

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