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Cronaca Via dei Candelai

Candelai, giovane accusa malore e muore: i genitori presentano un esposto

A perdere la vita un ragazzo di 19 anni. La denuncia dei familiari: "Sull'ambulanza giunta sul posto non c'era nessun medico a bordo, lo hanno considerato come un qualunque giovane ubriaco". Disposta l'autopsia per chiarire le cause del decesso

Il malore, la corsa dell'ambulanza, l'arresto cardiocircolatorio e la morte. Tragedia nella serata di ieri nella zona dei Candelai, dove un ragazzo di 19 anni - Luigi Faccilongo - ha perso la vita. I genitori hanno denunciato l'accaduto alla polizia. A loro avviso la tragedia poteva essere evitata se a bordo dell'ambulanza ci fosse stato un medico, che invece "è giunto sul posto solo 20 minuti dopo l'arrivo dell'ambulanza".

La chiamata al 118 è stata fatta da alcuni amici che si trovavano in compagnia del diciannovenne nel pub Chupitos. Chi ha raccolto la segnalazione non si è reso conto della gravità della situazione (o non gli è stata spiegata bene), pensando si trattasse di "un semplice malore": un ragazzo che magari aveva solamente alzato un po' troppo il gomito. Tanto che dalla sala operativa del 118 sarebbe stato disposto un codice giallo.

Invece non era così. Sul posto è arrivata l'ambulanza, con a bordo gli operatori sanitari. Una volta percepita la gravità della situazione è stata allertata l'auto con i medici. Ma è stato tutto vano: il giovane è andato in arresto cardiaco ed è morto. Inutile la corsa al Policlinico. E' opportuno precisare che non tutte le ambulanze hanno un medico a bordo. E che l'auto con i medici viene inviata solo per i casi più gravi.

Alla base della denuncia dei familiari però ci sarebbe la "leggerezza" con la quale sarebbe stata trattata l'emergenza. "Hanno pensato - spiegano i congiunti - che fosse un ragazzo ubriaco". Il giovane è stato portato alla camera mortuaria dell'ospedale, dove stamattina il medico legale è arrivato scortato dalla polizia. Scene di disperazione davanti alla struttura. I familiari hanno raccontato agli agenti l'accaduto. "Non hanno saputo gestire la cosa - commentano singhiozzando i parenti - e lo hanno considerato come un qualunque giovane ubriaco".

Davanti alla camera mortuaria, oltre ad amici e parenti, tre volanti della polizia per ascoltare il loro racconto. Il rapporto degli agenti verrà inserito nel fascicolo da passare nelle mani del magistrato di turno. Solo l'esame autoptico presso l'Istituto di medicina legale potrà chiarire con precisione l'accaduto e stabilire le cause del decesso, mettendo in luce eventuali responsabilità.

LA REPLICA DEL 118 - “Il medico viaggia in ambulanza solo se c’è un codice rosso. Da quanto raccontato dagli amici al personale in sala del 118 la situazione non era stata descritta come grave. Il giovane respirava e avevano detto che era svenuto. In dieci minuti l’ambulanza con un infermiere specializzato è stato sul posto e in quindici minuti è stato in ospedale. I tempi e le procedure sono state rispettate”. E’ quanto dicono dal 118 di Palermo.

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