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Cronaca Ustica

Ustica, finiscono in mare con l'auto: annegati Bartolomeo Licciardi e Fedi Sta

La tragedia è avvenuta ieri sera intorno alle 22,30. Secondo una prima ricostruzione Bartolomeo Licciardi e Fedi Sta sono finiti in acqua dopo aver messo in moto una macchina trovata con le chiavi nel quadro, vicino al porto

Una bravata finita in tragedia. Due ragazzi di 14 anni, Bartolomeo Licciardi e Fedi Sta, intorno alle 22,30 di ieri sera, dopo aver messo in moto una macchina, hanno perso il controllo del mezzo e sono precipitati in mare. Immediato l'intervento di sommozzatori privati della società "Diving barracuda", che sono riusciti ad estrarre i corpi dei ragazzi, che purtroppo erano già deceduti per annegamento. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Ustica e della Capitaneria di Porto, che hanno avviato le indagini, al fine di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

Uno dei due quattordicenni era figlio di una coppia di immigrati tunisini, l'altro era di Ustica e il padre è l'autista dell'ambulanza dell'isola. L'uomo è stato tra i primi ad accorrere per i soccorsi, ignorando che suo figlio era annegato.
Secondo quanto ricostruito, i due amici erano assieme ad altri coetanei nella zona del porto quando per una bravata, hanno messo in moto una Panda di un pensionato, lasciata probabilmente con le chiavi nel quadro, e hanno percorso pochi metri per finire poi in mare durante una manovra sul molo. I due ragazzi avevano appena conseguito la licenza media e l'anno prossimo avrebbero frequentato il liceo scientifico di Ustica.

USTICA IN LUTTO.  Il lutto delle due famiglie colpite dalla tragedia della morte dei loro ragazzi ''è il lutto di tutti noi''. Lo ha detto il sindaco di Ustica, Aldo Messina, che sta facendo rientro sull'isola da Palermo. ''Sono due famiglie conosciute e molto apprezzate nella nostra comunità. Il loro sentimento dominante ora è quello dell' incredulità. L'isola è con loro - ha aggiunto - e contano molto sulla nostra forza comune''. Il giorno dei funerali varrà proclamato il lutto cittadino.

INCHIESTA. La Procura di Palermo ha aperto un'indagine sulla morte dei due minorenni. Sui loro corpi, su cui non verrà disposta l'autopsia perchè le cause della morte sono chiare, sono stati fatti prelievi di sangue per accertare eventuali assunzioni di stupefacenti. Dalle prime indagini non sembra ci siano stati ritardi nei soccorsi che, anzi, sarebbero stati tempestivi. Il pm Renza Cescon e l'aggiunto Maurizio Scalia, che coordinano l'indagine, escludono dunque l'ipotesi di omicidio colposo. Ancora prematuro al momento pensare ad un accertamento di responsabilità a carico dei genitori delle vittime per omessa vigilanza di minori.

 

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