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Cronaca Oreto-Stazione / Piazza Giulio Cesare

Raffica di scippi in zona stazione, tra le vittime anche la figlia di un magistrato: fermato un giovane

La polizia ha eseguito un provvedimento, già convalidato dal gip, a carico di un 22enne accusato di una serie di colpi registrati tra piazza Giulio Cesare e il Buccheri La Ferla. Proseguono le indagini per chiarire il suo coinvolgimento in altre rapine con modalità simili

Avrebbe messo a segno almeno otto colpi in rapida successione ma il sospetto degli investigatori e che la lista degli scippi, dalla stazione centrale fino alla zona dell’ospedale Buccheri La Ferla, sia decisamente più lunga. La polizia ha fermato nei giorni scorsi Mirko Borruso, 22enne, residente in zona Oreto, accusato di aver rubato diversi cellulari e portafogli. Tra le sue vittime, perlopiù giovani tra i 18 e i 30 anni, anche la figlia di un magistrato.

Ad eseguire il provvedimento di fermo - firmato dal sostituto procuratore Andrea Zoppi, dall’aggiunto Ennio Petrigni e convalidato ieri mattina dal gip - sono stati i Falchi della squadra mobile. L’allarme è scattato dopo alcuni scippi registrati la scorsa settimana tra il centro e la zona della costa sud e tutti con modalità simili. Si trattava di un giovane che utilizzava uno scooter - in un caso risultato rubato - per avvicinarsi di soppiatto alle vittime, magari distratte durante una conversazione telefonica, e strappargli lo smartphone dalle mani.

Dopo ogni rapina gli investigatori della mobile e del commissiariato Oreto hanno raccolto i primi indizi per poi cercare riscontro nelle riprese delle telecamere di videosorveglianza installate nei paraggi. Mettendo insieme i vari tasselli i poliziotti sono risaliti all’identità del 22enne, ritenuto responsabile di tre episodi. Sulla scorta dei risultati investigativi acquisiti i magistrati hanno chiesto e ottenuto il fermo del giovane bloccato, dopo uno degli ultimi colpi, al termine di un breve inseguimento dalle parti di via Gemmellaro.

Le indagini della squadra mobile però proseguono per chiarire le responsabilità dell'indagato, per il quale è stata disposta la misura cautelare del carcere, in relazione ad altri scippi avvenuti nella stessa zona. Oltre una quindicina i casi sui quali sono ancora in corso accertamenti. Ad entrare in azione potrebbe essere stato lo stesso 22enne che però potrebbe aver agito in compagnia di un complice, una giovane donna, che gli investigatori proveranno a individuare.

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