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VIDEO | Luoghi del cuore Fai, quei cento gradini a Ballarò per abbracciare la cupola del Carmine Maggiore

La chiesa, nel cuore del mercato, è a oggi uno dei siti più votati nel Palermitano nell'ambito della campagna di sensibilizzazione del Fondo Ambiente Italiano. Ad accompagnarci in questo viaggio di scoperta è padre Piero Leta, priore dei carmelitani, con cui andremo fino in cima al campanile

C'è il Giardino Inglese, progettato nel 1850 da un giovanissimo Basile, il Giardino della Zisa, vero paradiso della terra, o le case medievali di Salita Sant'Antonio con il loro gioco di bifore e ghiere. Allontanandosi dalla città, spiccano la cala delle tre piscine, uno degli accessi a mare più belli di Bagheria e Santa Flavia, e la chiesa di San Michele Arcangelo, vero gioiello del barocco isnellese.

Sono questi alcuni dei siti candidati ai Luoghi del cuore Fai, la campagna nazionale per i luoghi da non dimenticare che ha come obiettivo la sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio e che permette di sostenere anche economicamente i primi tre in classifica. 

Lanciato per la prima volta nel 2003, il censimento fino a oggi ha permesso di sostenere 139 progetti a favore di luoghi d’arte e di natura in 19 regioni. La votazione, iniziata a maggio di quest'anno, si concluderà il 15 dicembre.

Noi vi vogliamo portare nel cuore di Ballarò, in uno dei luoghi a oggi più apprezzati e votati. La sua cupola, originale nella sua forma artistica e nel suo simbolismo sacro, svetta all'improvviso tra le bancarelle dello storico mercato: è la Chiesa del Carmine Maggiore. Ad accompagnarci in questa scoperta è padre Piero Leta, priore dei carmelitani, con cui percorreremo i 100 gradini che portano in cima alla cupola. 

La sua fondazione si fa risalire ai tempi della regina Adelasia del Vasto, gran contessa di Sicilia e poi anche regina di Gerusalemme. Tornata in Sicilia dalla Terra Santa avrebbe invitato gli eremiti del Monte Carmelo in cui vi venerava la Beata Vergine Maria. L’ordine di frati fu istituito nel 1226 con l’approvazione della regola da parte di papa Onorio III. I primi frati carmelitani di Palermo sin da subito si insediarono nel trans Kemonia, lì dove già sorgeva un popoloso quartiere connotato dall’animato mercato di Ballarò. 

I colori giù per nelle strade e nelle piazze si riverberano ancora oggi sul policromo manto maiolicato della cupola. Ripristinare la sua immagine, oggi confusa e imprecisa, significherebbe restituire dignità a un intero quartiere. Per voi è tra i luoghi del cuore più belli d'Italia? 

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