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Boom a Palazzo Abatellis, piace il Salinas: weekend a vele spiegate per la cultura

I siti riaperti durante il primo fine settimana sono stati 22 cui se ne sono aggiunti, a partire da mercoledì 3 giugno, ulteriori 6. Un numero in progressiva crescita dal momento che giornalmente nuove strutture definiscono le necessarie opere di sanificazione

Sono state 40.296 - dal 30 maggio al 7 giugno (di cui 23.355 dal 4 al 7 giugno) - le presenze registrate nei musei e nei luoghi d’arte della Sicilia riaperti gratuitamente al pubblico attraverso la campagna #LaCulturaRiparte. I siti riaperti durante il primo fine settimana sono stati 22 cui se ne sono aggiunti, a partire da mercoledì 3 giugno, ulteriori 6. Un numero in progressiva crescita dal momento che giornalmente nuove strutture definiscono le necessarie opere di sanificazione.

Il progetto #LaCulturaRiparte è stato reso possibile grazie all’App Youline, un sistema di prenotazione online messo gratuitamente a disposizione della Regione Siciliana da un’azienda che ha sponsorizzato l’iniziativa. Grazie a tale sistema, infatti, è stato possibile programmare le visite nel rispetto delle prescrizioni contenute nelle Linee Guida anti-Covid evitando il rischio di code e assembramenti ai botteghini.

Il dettaglio delle presenze registrate a Palermo e in Sicilia

Palermo: Chiostro di Santa Maria La Nuova - Duomo di Monreale (653); Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Palermo (1422); Museo archeologico Antonino Salinas, Palermo (791); Castello della Cuba, Palermo (618); Chiostro di San Giovanni degli Eremiti, Palermo (684); Castello della Zisa, Palermo (473); Museo di arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso, Palermo (548). 

Nel resto della Sicilia: Area archeologica di Segesta (2369); Area archeologica di Selinunte (5335); Valle dei Templi, Agrigento (3857); Villa Romana del Casale, Piazza Armerina (2190), Teatro antico di Taormina (8902), Area archeologica e Museo di Naxos (2474), Isolabella (1282), Area archeologica della Neapolis, Siracusa (5358); Galleria regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa (585); Area archeologica di Morgantina (493); Museo archeologico di Aidone (567); Teatro romano e Odeon, Catania (853); Museo archeologico eoliano “Bernabo Brea” di Lipari (68); Casa museo “Antonio Uccello” Palazzolo Acreide (108), Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani (507), Area archeologica Bagni Greci di Gela (27), Complesso minerario Trabia Tallarita (39), Museo archeologico di Marianopoli (1), Museo archeologico di Palazzo Varisano, Enna (40), Museo Archeologico Regionale di Gela (39), Museo di Caltanissetta (13). 

#LaCulturaRiparte

“Sono pienamente soddisfatto e orgoglioso di aver contribuito, grazie alla collaborazione dei direttori dei Parchi e dei musei, alla ripartenza della nostra Isola dopo il traumatico blocco determinato dalle misure di contenimento della diffusione del Covid. Ricominciare dalla bellezza e dalla cultura è stato il modo mio e del Governo Musumeci per ringraziare i siciliani del grande senso di responsabilità e fiducia con cui hanno risposto alle difficili condizioni imposte nei giorni del blocco totale con #IorestoaCasa per rallentare i tempi del contagio”.

È quanto dichiara l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Aberto Samonà, dinanzi agli entusiasmanti numeri rappresentati dai visitatori che, tra sabato 30 maggio e domenica 7 giugno, hanno animato i parchi, i musei e i luoghi della cultura della Sicilia che per primi si sono adeguati alle prescrizioni di sanificazione post-Covid, dimostrandosi pronti alla riapertura al pubblico.

“Un risultato eccezionale - precisa l’assessore Samonà - che pone la Sicilia all’avanguardia nel panorama nazionale per la visione di fruizione sociale del patrimonio culturale. Prima tra le regioni italiane la Sicilia, infatti, la nostra regione ha riaperto gratuitamente i luoghi della cultura offrendo ai siciliani la possibilità di affrontare la ripartenza attraverso un gesto di riappropriazione ideale della propria memoria storia. Il Governo Musumeci, attraverso l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana – osserva l’assessore Samonà – conferma il valore della cultura come “vaccino” che rafforza e fortifica il senso di appartenenza e la bellezza come aspirazione e alimento dell’anima. Ripartire dalla bellezza è il modo attraverso cui la Sicilia vuole invitare il mondo a non arrendersi e ad affrontare le avversità forti delle proprie radici”. 

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