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Cronaca

Sciopero dei tir, chiuso il porto Polizia nei distributori di benzina

Centinaia di autotreni sono fermi ormai da giorni. In viale Campania pompe prese d'assalto, e in corso Calatafimi qualcuno vende il carburante "sotto banco". Scarseggiano le scorte di viveri nei supermercati

Per motivi di ordine pubblico dovuti alla protesta di autotrasportatori, agricoltori e pescatori del movimento Forza d'urto, la Capitaneria di porto di Palermo ha disposto la chiusura del varco principale di accesso all'area portuale. Prosegue, così, lo sciopero degli autotrasportatori in Sicilia che protestano da lunedì contro il caro benzina. La situazione si fa sempre più critica. Infatti a causa del blocco ai caselli autostradali, ma anche lungo le arterie delle statali, iniziano a scarseggiare già le scorte di viveri nei supermercati e la benzina. Anche questa mattina ci sono lunghe code ai distributori di benzina di corso Calatafimi, via Imperatore Federico e Partanna Mondello con automobilisti inferociti. Gli autotrasportatori dell'Aias, che hanno organizzato la protesta, hanno annunciato che lo sciopero proseguirà almeno fino a venerdì, 20 gennaio.

ORE 16,15 Polizia nei distributori
La polizia fa la scorta nei distributori di benzina. In viale Campania le pompe sono state prese d'assalto dagli automobilisti in cerca di una "goccia" di benzina disponibile. E' stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine per regolare la fila.

Code ai distributori di benzina Foto PalermoToday

ORE 15,50 Tensione al porto
Cresce la protesta al porto. Agli autotrasportatori presenti con i tir si sono aggiunti i pescatori. Centinaia di autotreni sono dentro il porto fermi da giorni ormai. In attesa di partire autisti di tutta Europa. Bloccati camion con derrate alimentari. Problemi per le celle frigorifere.

L'INCONTRO. ''Domani a Palermo incontreremo il presidente della Regione, Lombardo, i Prefetti siciliani e presenteremo le nostre richieste''. Lo ha annunciato il presidente dell'Aias, Giuseppe Richichi, la cui associazione e' tra i promotori, insieme ai 'Forconi', del blocco dei Tir che, da lunedi', crea disagi in Sicilia. L'incontro, organizzato dai Prefetti siciliani, e' previsto per domani alle 10, a Palazzo d'Orleans. ''Il problema - ha detto Richichi - non e' di facile soluzione''

I "BAGARINI" DELLA BENZINA. C'è chi approfittando della situazione ha pensato di lucrarci su. Un lettore di PalermoToday, che preferisce non vedere pubblicato il suo nome, segnala che "vicino a un distributore di corso Calatafimi sono spuntati i bagarini della benzina". Ecco cosa racconta il lettore: "C'era un signore che urlava 'benzina, benzina' alle auto incolonnate nel traffico, un automobilista si è fermato gli ha dato dei soldi ed ha avuto un bidone da venti litri".

IN CITTA' E IN PROVINCIA. A Palermo la situazione è costantemente monitorata dalla Polstrada. Il traffico è normale e ordinato, ma nei pressi di alcuni distributori di benzina con carburante ancora disponibile vengono segnalate lunghe code e ripercussioni sul traffico delle strade circostanti, come per esempio in piazza Ottavio Ziino, all'incrocio con via Notarbartolo. Nel capoluogo siciliano, inoltre, continua il presidio davanti all'ingresso del porto e nei pressi della circonvallazione, all'ingresso di via Oreto e all'altezza dello svincolo di Villabate. Lungo lo scorrimento veloce Palermo-Agrigento, all'altezza dello svincolo per Bolognetta, ci sono un centinaio persone e una quarantina di mezzi pesanti. Un nuovo presidio è previsto nei pressi dello svincolo per Lercara Friddi. Per Franco Calderone, del movimento Forza d'Urto, la protesta “sta andando avanti in maniera egregia. Lo dimostra - dice - il fatto che spontaneamente la gente si è unita a noi, dandoci la possibilità di organizzare un altro presidio sulla Palermo-Agrigento. Non si capisce, però, perchè la nostra protesta venga criminalizzata”. Stamattina è in programma una manifestazione di protesta sempre sulla Palermo-Agrigento, in direzione della città dei Templi, tra Lercara Friddi e Castronovo di Sicilia.

I PRECEDENTI. Due giorni fa la protesta ha bloccato il porto e l’ingresso dell’autostrada. Ieri, invece i tir si sono spostati sulla statale Palermo-Sciacca. Mentre alle 15 un gruppo di autotrasportatori insieme con altri pescatori, che a sorpresa si sono uniti alla protesta, ha occupato il passaggio a livello della stazione di Santa Flavia, vicino a Bagheria. Alla manifestazione hanno aderito non solo gli autotrasportatori dell'Aiaf che da lunedì presidiano mezza Sicilia contro il caro benzina ma anche gli agricoltori del "Movimento dei forconi" e i pescatori di Porticello. Trenitalia, come fa sapere in una nota, ha attivato un servizio sostitutivo con bus. Alcuni pescatori hanno denunciato di avere rischiato di essere travolti dal treno che "si è fermato solo all'ultimo istante". Cancellati 30 treni.

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