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Sabato, 27 Aprile 2024
Mafia

Buttafuori imposti dai boss nei locali, imputato appena condannato viene scarcerato

Per Andrea Catalano, figura centrale del processo "Octopus", al quale sono stati inflitti 8 anni lunedì scorso, secondo i giudici sarebbero sufficienti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico

E' stato appena condannato a 8 anni di carcere per una serie di estorsioni legate all'imposizione nei locali della città e della provincia di buttafuori abusivi e viene scarcerato: ad Andrea Catalano la seconda sezione del tribunale ha infatti concesso - come richiesto dai suoi avvocati Giovanni Castronovo e Silvana Tortorici - gli arresti domiciliari col braccialetto elettronico.

Processo "Octopus": 6 condanne e 4 assoluzioni

Catalano, ritenuto dalla Procura una figura centrale nell'ambito dell'inchiesta "Octopus", in cui è coinvolto anche il boss di Palermo Centro, Massimo Mulè, avrebbe minacciato i titolari delle attività, dal 2014 al 2019, creando anche finte risse per poter piazzare i "suoi" addetti alla sicurezza. 

Per il collegio presieduto da Roberto Murgia, che è quello che ha emesso la sentenza lunedì scorso, però, sarebbero attenuate le esigenze cautelari e "in particolare la intervenuta definizione del giudizio di primo grado (sicché appare scongiurato il rischio di inquinamento probatorio) e l'intervenuta sentenza di condanna (...) unitamente al periodo di restrizione già espiato" sarebbero elementi idonei "a produrre nell'imputato un effetto deterrente circa la possibilità di commettere altri reati della stessa specie". Da qui la scarcerazione di Catalano e la reclusione ai domiciliari.

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