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Domenica, 28 Aprile 2024

Violentata dal marito, fugge dal Bangladesh e diventa mediatrice culturale: "Grazie Italia" | VIDEO

Sei anni fa ha lasciato tutto, scappando dalle violenze fisiche e psicologiche dell'uomo che aveva sposato, e ha trovato casa in Sicilia, tra Palermo e Agira, nell'Ennese. Oggi Sefa Akter è socia di Life and Life e aiuta le donne vittime di abusi, con la rete "Amorù"

Sorride e nasconde le sofferenze che ha dovuto affrontare per anni, causate dall'uomo che avrebbe dovuto donarle felicità. Oggi è, però, una donna libera e lotta per aiutare quelle donne che credono di non poter uscire da quel vortice di abusi che lei conosce bene. Sefa Akter, 43 anni, originaria del Balgladesh, ha lasciato la sua terra natale sei anni fa, riuscendo a fuggire alle violenze fisiche e psicologiche del marito. Ha trovato la sua nuova casa in Sicilia, tra Palermo e Agira (nell'Ennese) dove ha residenza. Anche se non si ferma mai perché, dopo quel periodo buio, ha trovato nuova luce e nuova vita diventando mediatrice culturale e socia di Life and Life. Oggi è impegnata in prima linea in difesa e sostegno di tutte quelle donne che da sole credono di non farcela. In Bangladesh ha ancora dei legami, quello con sua figlia, una ragazza di 15 anni, che vive col nonno materno. 

La testimonianza di Sefa è una tra quelle che che hanno voluto dare ancora più senso al percorso progettuale di Amorù, la rete territoriale antiviolenza, promossa dall'organizzazione umanitaria internazionale Life and Life. "Troppo amore uccide" è lo slogan dell'iniziativa che metterà in campo fino al 23 luglio 2021 (con inizio dal 23 luglio scorso) una serie di azioni nel territori dell'area Est del palermitano, partendo dal primo contatto con le donne vittime di violenze per giungere alla realizzazione di aspettative e sogni infranti. La rete è stata presentata questa mattina a Palazzo delle Aquile. Nel corso della mattinata, è stato firmato anche un protocollo con i portatori di interesse, gli enti e le istituzioni coinvolte. 

In Italia sono 7 milioni le vittime di violenze fisiche o sessuale e, anche se ogni anno almeno 100 donne vengono uccise dal proprio partner o ex compagno, il 90% dei casi non viene denunciato. Ecco perché la Fondazione con il Sud ha voluto mettere in campo un'azione di contrasto al fenomeno nel Meridione con il "Bando Donne" che sosterrà con 2 milioni di euro e 9 progetti. Unico in Sicilia tra i selezionati, proprio Amorù. Saranno circa 2 mila le donne e 100 i minori con cui la rete si interfaccerà nel corso dei prossimi 3 anni, partendo da un percorso di sensibilizzazione nelle scuole attraverso percorsi di affettività e assertività e di rispetto per se stessi e gli altri, fino alla nascita di tre centri di ascolto e di una casa protetta che prenderà in carico le donne i loro piccoli. Subito dopo partiranno anche lezioni di auto-imprenditorialità per rendere queste donne autonome e capaci di sostenersi economicamente nel tempo. Da qui l'idea di una cooperativa sociale che andrà a gestire un mandanireto in un terreno di Ciaculli. La piattaforma e-commerce di Amorù metterà in rete e in vendita i loro prodotti agricoli ovunque ve ne fosse richiesta. 

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