Incubo Cie, tempi lunghi per la carta d'identità elettronica
Gentile redazione, la mia più che una segnalazione è uno sfogo ma partiamo dall'inizio: il 24 aprile scorso finalmente riesco a farmi fare la carta d'identità elettronica. Tempi stimati per l'arrivo circa 8 giorni. Indico un familiare per la delega in quanto mi sarei dovuta assentare per 2 settimane. Ad oggi non ho ricevuto nulla. Pur trovandomi ancora fuori sede cerco di scoprire lo stato della raccomandata mandando un'email al comune. L'impiegata mi risponde subito dandomi il codice della suddetta. Provo dunque sul sito delle Poste che mi fa ripetere la procedura varie volte (una volta non riconosce l'indirizzo, un'altra non gli piace il mio dito) per poi farmi impazzire. Provo a telefonare agli uffici postali ma - e figurati-non rispindono mai. Telefono a parenti chiedendo di andare alla posta a chiedere ma l'impiegato vuole la ricevuta della raccomandata. Il codice non gli piace. Ma se il postino non ha lasciato nulla? Comunque... Dopo ore salta fuori che la mia carta è stata consegnata i primi di maggio: a chi, di grazia? Ma seriamente in questa città/nazione il pubblico funzioni solo per rendere la vita del cittadino miserabile? Cioè se in famiglia lavorano tutti sti documenti se li mangiano? Oppure dobbiamo chiedere ferie e permessi per fare il pellegrinaggio per gli uffici?
La replica di Poste italiane
in riferimento alla lettera “Incubo CIE, tempi lunghi per la carta d’identità elettronica” (13/5/23), Poste Italiane informa che la raccomandata non risulta consegnata ad altro destinatario in fase di recapito ma ritirata dalla diretta interessata nell’ufficio postale dove è stata posta in giacenza a seguito della sua assenza nell’abitazione e di deposito dell’avviso nella cassetta domiciliare.