rotate-mobile
Costume e Società

Blind blogger tasting, la gara alla cieca tra vino e social: vince Ugo Cosentino col passito di Ustica

Il primo posto di questa edizione della competizione nazionale aperta a wine lover professionisti e amatoriali con vini autoctoni da ogni regione d’Italia lo conquista un palermitano con Zhabib, il vino dolce dell’azienda agricola Hibiscus in contrada Tramontana

Quel mare selvaggio e la sua terra brulla lo hanno conquistato più di 10 anni fa. Perché di Ustica o ti innamori, o ti innamori. E Ugo Cosentino, giovane consulente assicurativo palermitano con il pallino per il vino, non poteva che portare un vino della sua isola del cuore per far innamorare tutti i concorrenti della decima edizione del Blind Blogger Tasting, la competizione nazionale dove wine lover professionisti e amatoriali degustano alla cieca vini autoctoni di ogni regione d’Italia.

Il primo posto di questa edizione lo conquista un passito. Si chiama Zhabib ed è il vino dolce dell’azienda agricola Hibiscus in contrada Tramontana (piazzatosi ex aequo con un vino dell’alto Piemonte, un Gattinara riserva 2016 di Mauro Franchino portato da Thomas Senatore  di Novara). “Margherita, la titolare dell’azienda usticese, è particolarmente soddisfatta che il suo vino sia piaciuto in un contesto di grandi vini - racconta Ugo a PalermoToday -. L’intento della blind, essendo alla cieca, era proprio sorprendere per piacere. E questo passito che porta con sé tutti i profumi della nostra isola ha stupito davvero tutti”.

L’evento, nato nel 2018 dall’incontro tra Francesco Bonomi, un libero professionista di Brescia che fa consulenze nel mondo del vino, e Fabio Gobbi, titolare di un’enoteca a Padova, si è tenuto in Veneto, nelle due cantine di Albino Armani, una in Val d'Adige, l'altra a Marano di Valpolicella. Giunto alla decima edizione, il Blind Blogger Tasting mescola la passione per il vino alla destrezza sui social. “Crediamo moltissimo nel potere della comunicazione e della condivisione - spiega Francesco Bonomi -. Tramite Instagram creiamo moltissimi legami. Volevamo creare una rete del vino, portare i rapporti nati online anche nella realtà”.

La decima edizione del Blind Blogger Tasting

Così la prima edizione ha visto tre blogger molto influenti sfidarsi fino all’ultimo calice. Via via il format ha preso sempre più forma, fino ad oggi che ha visto in gara 15 concorrenti. “Ogni volta una cantina si presenta ai ragazzi, organizzando diverse attività, dalla vendemmia alla realizzazione delle etichette, e si presenta su Instagram - spiega l’organizzatore -. L'obiettivo è quello di farsi conoscere attraverso questi canali. Il format ha dei pilastri, delle idee di base”.

La cantina così presenta una zona, che è quella in cui produce il suo vino. “Lo fa conoscere ai ragazzi e poi a tutto il pubblico che segue loro per la loro esperienza sul vino. I partecipanti vengono scelti tramite un contest, che avviene su Instagram - puntualizza -. Non ci sono limiti di followers. Le 15 persone che arrivano al blind sono persone che a loro volta presenteranno l’evento e la cantina ai loro seguaci, allargando dunque il pubblico e generando interazioni e curisiotà”.

A questa edizione hanno partecipato Ilaria Cappuccini (@just.saywine) di Rimini, Andrea Dei Rossi (@caseusetvinum) di Scorzè in provincia di Venezia, Giacomo Solimene (@the.foodteller) di Padova, Paolo Bellocchi (@paolowine) di Latina, Daniele Zaccara (@ilvinocolo) di Carrara, Dalila Grossi (@theblondeflavor) di Bari, Thomas Senatore (@theartofwine) di Sizzano in provincia di Novara, Mirco Ambrosini (@chiantami) di Bergamo, Alessio Bandini (@alessiobandini_wine) di Empoli in provincia di Firenze, Daniel Monticelli (@dani_el_wine) di Pomigliano d'Arco in provincia di Napoli, Marco Porini (@marco_somm4u) di Gravellona Toce in provincia di Verbania, Manuela Pascucci (@fatamorgana972) di Roma, Chiara Antonetti (@incolto_del_vino ) anche lei di Roma, Valeria Tait (@valetight.wine) di Cavalese, provincia di Trento, Miriana Laera (@mirianaeno) di Noci nel barese e ovviamente Ugo Cosentino (@ugo1777) da Palermo.

L’idea così prende sempre più campo perché alle cantine piace questo nuovo approccio di promuoversi e ai partecipanti invece piace fare network e condividere un’esperienza. “Di solito sono persone abbastanza attive, abituate ad avere un atteggiamento propositivo nel proporsi su Instagram, sia attraverso contenuti video che foto - racconta ancora Bonomi -. Portano una bottiglia del loro territorio, di un vitigno autoctono. Devono rispettare un budget per garantire lo stesso livello di qualità. Partecipano alla cena e alla degustazione alla cieca: le bottiglie sono coperte. L’approccio alla degustazione non è troppo tecnico, perché tutti possono dire le loro impressioni. Si va a studiare il calice non sapendo cosa si sta bevendo”.

Dopo Umbria, Toscana, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Trentino e Veneto, questo nuovo modo di comunicare il vino arriverà anche in Sicilia. “I ragazzi durante la serata, prima di scoprire la bottiglia, danno un voto a ciò che hanno degustato - conclude -. Noi raccogliamo i voti ad ogni batteria (4 batterie) intervallate dalle portate della cena. Infine ogni partecipante racconta il vino che ha portato. Vince il vino che ha stupito di più”. E questa volta a stupire è stato il vino dolce più buono d’Italia. Parola di Gambero Rosso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Blind blogger tasting, la gara alla cieca tra vino e social: vince Ugo Cosentino col passito di Ustica

PalermoToday è in caricamento