rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

"Quei titoli conseguiti in Tunisia": Ben Abdelaali, indaga l'autorità anticorruzione

Il fedelissimo di Crocetta è appena stato nominato al vertice dell'Ircac. L'Anac fa partire le indagini. Il Movimento 5 Stelle: "Il governatore prenda atto dell'improponibilità di questa mossa"

L'Autorità nazionale anticorruzione indaga sui titoli di Sami Ben Abdelaali, nominato dal governo regionale al vertice dell'Ircac. Ne dà notizia il gruppo del Movimento Cinque Stelle all'Ars, promotore della segnalazione all'Anac.

Subito dopo l'insediamento del nuovo Cda dell’Ircac (Istituto regionale per il credito alla cooperazione) - composto oltre da Ben Abdelaali, anche da Adoldo Landi e Angela Maria Peruca in qualità di consiglieri - i grillini hanno lanciato una nuova offensiva contro l'ex consulente di Crocetta. Vale a dire un nuovo esposto alla Corte dei conti e all'Anac per denunciare la possibile nullità del valore giuridico in Italia dei titoli conseguiti in Tunisia da Ben Abdelaali.

“Evidentemente - dice il deputato 5stelle Giancarlo Cancelleri - l'Anac ha ritenuto fondate le nostre osservazioni. Crocetta prenda atto dell'improponibilità di questa nomina”. Le contestazioni del M5S fanno riferimento a palesi contraddizioni contenute in una dichiarazione sostitutiva e a due curriculum prodotti da Ben Abdelaali in occasione della recente nomina ai vertici dell’Ircac e a quella ad assistente del presidente nelle relazioni con i Paesi del Mediterraneo, Africa e Mondo Arabo del 27 novembre del 2016. In questi documenti l’interessato si dichiara prima dirigente del consolato generale della Tunisia a Palermo, poi funzionario direttivo dello stesso consolato per “retrocedersi” infine a semplice funzionario. Non solo. Ben Abdelaali avrebbe lavorato al consolato non come dirigente – come da lui attestato - ma come semplice agente amministrativo.

Il M5S - che parla di "nomina sempre più inopportuna" - ha anche evidenziato l'illegittimità della nomina ai vertici dell'Ircac, ai sensi dello statuto dell’ente (che prevede, tra l’altro, che il presidente sia scelto tra persone che abbiano rilevante competenza in materia economica, giuridica e finanziaria…). In precedenza fece discutere la scelta di nominare Ben Abdelaali vicecapo di gabinetto dell’assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri: escamotage che ha consentito di evitare l’esame dei titoli, previsto dalle norme, da parte della commissione affari istituzionali dell’Ars. La nomina fu "congelata" da Crocetta dopo il vespaio di polemiche che fu sollevato dall'Ars.

"L'ennesima furbata del governatore siciliano sulla vicenda di Sami Ben Abdelaali, seduto sulla poltrona di presidente dell'Ircac, dovrebbe indurre l'Ars, scavalcata per direttissima, a iniziative rapide e forti a partire da domattina, compresa la sfiducia politica verso Crocetta". Così la deputata nazionale Chiara Di Benedetto (M5S), che spiega: "Ben-Abdelaali non può restare alla presidenza dell'Ircac, se manca la verifica di merito della Prima commissione dell'Ars, che avrà da tempo un quadro preciso del caso, indicativo di una gestione padronale da parte di Crocetta, il quale è ormai vittima di se stesso, della sua impulsività e dell'idea di potere tutto, in barba alle procedure".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Quei titoli conseguiti in Tunisia": Ben Abdelaali, indaga l'autorità anticorruzione

PalermoToday è in caricamento