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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Lagalla apre alla privatizzazione dell'aeroporto: "Più voli e benefici per i viaggiatori"

Il sindaco: "Bisogna operare, mettendo in campo tutte le procedure per vendere lo scalo a un prezzo equo di mercato e non certo svendere un patrimonio di questa portata"

Il sindaco Roberto Lagalla apre alla privatizzazione dell'aeroporto, a condizione che lo scalo non venga svenduto. Lo spunto arriva dalla recente polemica che il governo regionale presieduto da Renato Schifani ha ingaggiato sul caro voli per il rientro in Sicilia di chi vive fuori dall'Isola con le compagnie Ita e Ryanair accusate di fare cartello.  "Solo con una gestione privata - dichiara Lagalla - che ormai si registra in tutta Italia tranne che in Sicilia, si può pensare di rendere gli scali ancora più competitivi, aumentando il numero di tratte e di aerei, anche a beneficio dei viaggiatori". 

Ma il primo cittadino precisa che "se si pensa all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, ad esempio, è chiaro che bisogna operare, mettendo in campo tutte le procedure per vendere lo scalo a un prezzo equo di mercato e non certo svendere un patrimonio di questa portata". 

Un'apertura che però lascia perplesso Antonino Randazzo, capogruppo del M5s in consiglio comunale. "Un vero e proprio autogol quello del sindaco Lagalla. Sarebbe un errore strategico da parte del Comune mettere in vendita la società che gestisce l’aeroporto che ha dimostrato in questi anni una grande crescita con importanti piani di investimenti. Chiedo al sindaco Lagalla e alla sua giunta di scartare tale ipotesi, che sarebbe un grave errore e che andrebbe a danneggiare l’interesse pubblico e dei palermitani. Chiedo anzi di avviare un processo di rafforzamento della società con la quotazione in Borsa".

Negli anni passati era già stata presa in considerazione la possibilità di vendere le quote di Gesap in mano al Comune. La società che gestisce lo scalo di Punta Raisi è una partecipata da Comune, ex Provincia, Comune di Cinisi, Confindustria Palermo, Camera di Commercio e altri soci minori. Allora l'iter fu stoppato dall'amministrazione Orlando proprio perché la valutazione fatta dall'advisor venne ritenuta troppo bassa.

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