Ars, spunta la Finanziaria parallela M5S: "Una porcata ad personam"
Il governo ha tentato di portare in aula un maxi emendamento con 72 commi, tra i quali l’approvazione di alcune riforme importanti come quelle delle Partecipate o interventi e il mutuo "salvaimprese". Ma sia l'opposizione, che parte della maggioranza, si sono ribellate
Una Finanziaria parallela. Altri cinquantuno commi che si aggiungono all’articolo 46, che già ne conteneva 21. Un maxi-articolo da 72 commi per l’approvazione di alcune riforme importanti come quelle delle Partecipate o interventi molto discussi, come il mutuo da quasi un miliardo per pagare i debiti con le imprese siciliane. Ma a questo maxi emendamento l’aula si è ribellata. “Tra le pieghe della Finanziaria una nuova porcata ad personam che bypassa le commissioni e mostra l’arroganza di questo governo”, affermano i deputati 5 Stelle. Ma non la contesta solo l’opposizione, perché i mugugni arrivano anche da parte della maggioranza. Così i lavori sono stati fermati a tarda notte e sono ripresi stamattina.
Duro il commento del Movimento 5 Stelle. “Il gruppo parlamentare all'Ars del Movimento 5 Stelle – si legge in una nota - boccia senza mezzi termini l'ultima trovata del governo, che riscrive praticamente una nuova manovra, infilandoci di tutto, dalla norme urbanistiche al maxi mutuo da un miliardo e che ripesca pure norme cassate in commissione Bilancio, come quella che rischia di sanare numerosi edifici abusivi in Sicilia.
“L'articolo - affermano i deputati - è composto da ben 70 commi, compresi gli aggiuntivi. E pretende di rifare il volto alle normative urbanistiche con pericolosissimi contraccolpi possibili per quanto riguarda la compatibilità con la Sicilia. E' un articolo ad personam, o meglio ad personas, visto che è quasi possibile leggere il nome di un deputato dietro ad ogni comma”.
Per bloccare l'articolo i deputati M5S hanno presentato un emendamento soppressivo. Ma gli strali dei parlamentari del gruppo non si limitano solo all'articolo 46. Non è andato giù nemmeno il voto in Aula dell'articolo 6, quello che legiferava sui Comuni, che ha cassato tutte le norme virtuose in direzione dell’obiettivo rifiuti zero, tanto a cuore al Movimento. “Il governo Crocetta – commentano i Cinquestelle - ribadisce la sua arroganza e prepotenza e mostra il suo vero volto attraverso la proposizione all'ultimo istante della vera Finanziaria, rinnegando la falsa disponibilità al dialogo mostrata in precedenza”.