Camera 701, quando le solitudini s'incrociano e comunicano: spettacolo al Teatro Libero
Camera 701 è un affascinante mosaico di personaggi ai limiti dell’esistenza, di solitudini che s’incrociano e che cercano a comunicare in uno spazio definito e impersonale come quello di una camera d’albergo, uno spazio che non possiede il calore di una casa, dove ci si sente soli, immersi nella propria esistenza scandita da amore, delusione, fallimento, paure. Questa stanza nella quale ci rifugiamo per una notte, diventa lo scenario impersonale delle nostre solitudini.
Al Teatro Libero, giovedì 11 aprile alle 21.15 (repliche il 12 e il 13 aprile), debutta il testo di Elise Wilk, giovane drammaturga contemporanea rumena, per la regia di Luca Mazzone, interpretato da Federica D’Angelo, Giuseppe Lanino, Nicolò Prestigiacomo e Silvia Scuderi. Il progetto è in collaborazione con Pav/Fabulamundi Playwriter Europe. Camera 701 racconta per quadri la crisi dell’uomo e della donna contemporanei. Singoli individui intrappolati e stritolati negli schemi, negli stereotipi e nei cliché entro cui sono sempre più relegati. Biglietto 16 euro, 12 euro ridotto (under 25 e operatori teatrali).
Il terreno su cui si incontrano e si confrontano è quello dei sentimenti: l’amore, l’attrazione, l’odio, la paura. Sentimenti che attraversano le nostre vite e che spesso ne condizionano l’evoluzione, sia annientano sia infondono energia e vitalità. Quadri di esistenze che trovano nell’asettica atmosfera di una camera di albergo un luogo paragonabile a un laboratorio, dove le istituzioni occidentali vengono scrutate e criticate, diventando un pretesto per analizzare i comportamenti umani: il matrimonio, la coppia, la seduzione, l’educazione sentimentale.
Solitudine e potere, inadeguatezza e violenza, poli estremi di cortocircuiti emotivi, che trovano nella semplicità e leggerezza della drammaturgia la forza di suscitare riflessioni e spunti sulla condizione umana contemporanea. Una camera d’albergo accoglie, protegge, nasconde. Otto personaggi ne attraversano una, la stessa, ognuno in un momento diverso. Lo stesso arredamento, gli stessi spazi, fanno da sfondo a percorsi diversi, complicati.
E Camera 701 racconta le loro vite, che potrebbero essere la nostra. Il bisogno d’amore, la paura, la menzogna, la speranza: una donna manager, un fotografo, una cameriera, uno spogliarellista, una coppia di freschi sposini. Vite, sogni, volti, voci… e poi quella stanza, testimone silente ma piena di segni, di altre voci, di altre vite: un marito di mezz’età, in piena crisi di coppia, ingaggia un’agenzia per riconquistare la compagna che lo ha lasciato; una giovane cameriera dell’albergo, delusa in amore, registra un video d’addio nella camera dell’albergo, interrotta da un fotoreporter ingaggiato per paparazzare una celebrità. I due si scontrano e s’incontrano ai bordi delle loro esistenze; una manager un po’ alticcia si ritrova in camera con la propria dipendente, dando vita a un confronto serrato, un gioco di potere dai risvolti imprevedibili; due giovani sposini, nella notte delle nozze, si confrontano con verità scomode che mettono in discussione l’istituzione del matrimonio.