L'irriverente comica satirica Romina La Mantia e lo spettacolo "Come un treno in galleria"
" Come un treno in galleria" è il titolo dello spettacolo comico satirico di Romina La Mantia che si esibirà a Palermo venerdì 24 novembre alle ore 21.30 a Cinematocasa.
Monologo satirico politicamente scorretto V.M. 16 anni. Immagina un viaggio in treno attraversato solo da gallerie. Il buio incessante, il rumore sordo e continuo e la vana attesa di rivedere uno spiraglio di luce. In questo spettacolo, Romina La Mantia, ci racconta in maniera satirica, di quanto può essere tragicomico viaggiarci dentro e di come il punto di vista può cambiare il viaggio. Il temere la morte e volerle cambiare il destino, l'essere considerati un refuso della società e il non sapere uscire dal delirio di un amore tossico, sono solo alcuni dei temi portati in scena dalla comedian siciliana.
Ironica, graffiante, cinica, satirica ma soprattutto scomoda. E’ questa la comicità di Romina La Mantia, la poliedrica comedian palermitana che attraverso i suoi monologhi non ha paura del giudizio di nessuno. Esordisce così Romina parlando del settore di cui fa parte e continua sostenendo: "Di una donna su un palco in Italia, forse, ci si è sempre aspettato altro, ma in questo momento storico, dove si dice che non ci dovrebbero essere etichette e che tutto può essere fluid, non ci si deve scandalizzare dalle tematiche da lei trattate. Sono tematiche considerate molto spesso tabù, parliamo di omosessualità, minoranze, morte, religione ma anche di violenza: la violenza delle donne verso altre donne.
"Il mio genere è quello satirico. Mi diverto a scrivere di persone e situazioni per sottolinearne gli aspetti negativi, inserendo il mio punto di vista. Nei miei monologhi uso spesso l'ironia e il sarcasmo. Mi prendo molto in giro, lo trovo terapeutico. Credo che la satira sia necessaria. È il mezzo che aiuta ad analizzare il mondo e a riflettere sulle sue atrocità usando la risata. Non sono una comica rassicurante. Anzi. Chi assiste ai miei spettacoli lo sa. Non mi piace fare la piaciona con il pubblico. Mi chiedo sempre: Perché mai uno spettatore dovrebbe pagare un biglietto per sentirsi dire da me quello che pensa lui stesso?".