Musica brasiliana per un tributo alle canzoni di Elis Regina: concerto all'Orto Botanico
O’ Mito. O "Furacão" (uragano) e "Pimentinha" (peperoncino). La chiamavano così Elis Regina, da molti considerata la più grande cantante di musica popolare brasiliana degli anni ‘60 e ’70 quando la Bossa Nova cominciava ad imporsi: nel suo Paese è ancora oggi venerata, una Regina appunto, la canzone “Arrastao”, nel 1965, al primo grande festival di musica popolare di Rio, la fece amare senza condizionamenti.
Prediletta dai più importanti compositori brasiliani - Milton Nascimento, tra tutti - che scrissero per la sua voce; carattere forte e volitivo, seppe anche criticare apertamente il regime militare: Elis Regina morì ad appena 37 anni, nel 1982, e il suo funerale, a San Paolo, fu un evento di risonanza nazionale. Il corteo funebre, formato da migliaia di persone, percorse le vie della città seguendo la bara trasportata dal Corpo dei Vigili del Fuoco, fino ad arrivare al cimitero di Morumbi dove Elis Regina fu sepolta.
Florinda Piticchio (voce) e Salvatore Bonafede (piano) si sono innamorati delle canzoni di Elis e le hanno riarrangiate in forma cameristica: il loro concerto - domenica (10 dicembre) alle 19 in sala Lanza all’Orto Botanico - sarà il penultimo appuntamento del cartellone autunnale dell’associazione Kandinskij.
La stagione si chiuderà il 17 dicembre nella chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella: sarà il direttore artistico Aldo Lombardo a dirigere l’Orchestra da camera Kandinskij nei concerti per organo di Handel e il Concerto per pianoforte in re minore di Bach, solisti Franco Vito Gaiezza all’organo monumentale della chiesa e Deborah Conte al pianoforte. Il cartellone è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Siciliana, ha come partner l’European Orgel Festival, l’AIAM (Associazione italiana Attività musicali), la Casa discografica Diafonè, il SiMuA (Sistema Museale di Ateneo), la Compagnia dell’Immacolata Concezione e Coopculture. I biglietti costano 10 euro (ridotto 5 euro) sul sito www.coopculture.it e in prevendita alla biglietteria dell’Orto Botanico.