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Economia

Banda ultra larga, nuova tecnica per gli scavi: "Cantieri chiusi in un giorno"

Open Fiber e Sirti hanno lanciato "Onedaydig”. La posa della fibra ottica e il ripristino della strada alle sue condizioni originali avverrà in una sola giornata

Palermo ha scelto il “Onedaydig” per lo sviluppo della futura rete a banda ultra larga. Si tratta di una nuova tecnologia che permette lo scavo, la posa della fibra ottica e il ripristino della strada alle sue condizioni originali, in una sola giornata e nel massimo rispetto per l’ambiente e la cittadinanza. L'iniziativa è di Open Fiber - una società compartecipata da Enel e da Cdp (Cassa Deposito e Prestiti) - e Sirti

Open Fiber è al lavoro dall’inizio dell’anno per cablare l’intero capoluogo siciliano posando oltre 1500 chilometri di fibra ultraveloce che porterà la banda ultra larga in appartamenti, uffici, imprese, Enti pubblici, ospedali e scuole La tecnica, sviluppata e brevettata da Sirti, è stata chiamata “Onedaydig”, in quanto consente di scavare, posare la fibra ottica e  ipristinare il manto stradale in poche ore. La prima fase prevede l’investigazione del sottosuolo attraverso un georadar 3D che consente di verificare presenza di ostacoli sul percorso. La seconda fase prevede la realizzazione di una mini-trincea di circa 5 centimetri di larghezza e 30 centimetri , il cui scavo viene effettuato aspirando contemporaneamente il materiale di risulta, minimizzando così l’impatto ambientale. In questo modo si eliminano polveri e detriti oltre a ridurre  sensibilmente i rischi connessi alla presenza di materiale di scavo sul fondo stradale. La terza fase prevede la posa dell’infrastruttura atta ad ospitare i cavi ottici, (ogni cavo da 8 millimetri contiene fino a 192 fibre). La quarta fase del processo consiste nel riempimento della mini-trincea utilizzando una speciale macchina miscelatrice che versa nel solco una malta ad alte prestazioni che solidifica in brevissimo tempo (circa 1 ora). La quinta ed ultima fase è quella di finitura per la quale è previsto l’impiego di un innovativo mastice bituminoso che riporta la strada alla condizione originale. Questa tecnica consente di non lasciare alcun segno dell’intervento eseguito e garantisce impermeabilità, tenuta e resistenza. Tutte le operazioni descritte avvengono in successione senza intralcio al traffico veicolare e pedonale e senza disturbo alle attività commerciali.

“Stiamo cercando di limitare l’impatto degli scavi sul territorio limitando così i disagi per la comunità – spiega Salvatore Nigrelli, responsabile Network Operation per il Sud Italia di Open Fiber – è ‘fisiologico’ che ci possa essere qualche disturbo per la cittadinanza e ringraziamo i palermitani per la comprensione che ci stanno dimostrando. Con questi lavori stiamo portando in tutta la città una rete in fibra ottica ultraveloce in modalità Fiber to the Home (FTTH), consentendo una velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo). Il piano di Open Fiber per Palermo prevede un investimento diretto di circa 90 milioni, saranno cablate circa 224mila unità immobiliari nelle 8 circoscrizioni dell’intera città”.

"La metodologia di scavo nota come 'Onedaydig' è una vera tecnologia abilitante per la realizzazione della rete a Banda Ultra Larga - ci spiega Edoardo Cottino, responsabile Field Innovation di Sirti e ideatore di questa soluzione - nata dalla sintesi di oltre novant'ani di esperienza della nostra azienda. Per la sua innovatività tale soluzione è stata scelta dall'Itu, l'Agenzia dell'Onu per le telecomunicazioni ove ho l'onore di rappresentare il mio Paese, come tecnologia di riferimento per la realizzazione delle reti in fibra ottica; a tal proposito colgo l'occasione per sottolineare la lungimiranza della Città di Palermo nell';accettare tale tecnica e mi auguro sia da sprone anche per le altre città dove Open Fiber e Sirti dovranno operare".

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