rotate-mobile
Economia

Settore spettacolo, la richiesta al Comune: "Serve un programma in vista della riapertura"

L'idea della Slc per rilanciare l'attività culturale in teatri e luoghi all'aperto, parchi, giardini: "Bisogna ridisegnare un’offerta che possa essere volano di crescita, sviluppo e occupazione"

L'Slc Cgil Palermo ha chiesto un incontro al sindaco e all'assessore alla Cultura per avviare un percorso di iniziative culturali da far partire non appena Palermo tornerà in zona gialla, per dare una risposta ai lavoratori dello spettacolo che in questo anno, causa Covid, non hanno lavorato. “Il 23 febbraio 2020 iniziava per l’intero mondo della Cultura un anno di profonda sofferenza con conseguenze gravissime sull’occupazione e sul reddito delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro famiglie”, scrivono il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella e la responsabile del sindacato per le attività culturali e lo spettacolo dal vivo Consuelo Lupo. 

“Questa chiusura – aggiungono - ha determinato una vera e propria tragedia dal punto di vista economico, sociale e culturale e ha prodotto la dispersione di talenti, la perdita di posti di lavoro e di molte professionalità,  l’assenza di momenti che sono importanti e necessari per la vita di un Paese,  non solo dal punto di vista culturale ma anche per la qualità stessa della nostra democrazia”. In attesa della riapertura sia pur parziale degli spazi della cultura anche a Palermo, prevista  dal nuovo decreto del governo, la Slc intende stilare un programma condiviso con l'amministrazione comunale per la ripresa delle attività,  per far sì che al momento del via libera la città  non si faccia trovare impreparata.

“Chiediamo  pertanto – affermano Cardella e Lupo - un incontro urgente al sindaco Orlando  e all’assessore Zito  per un progetto di rilancio delle attività teatrali con una chiara visibilità cronologica, prendendo in considerazione tutti i luoghi che questa città possiede: teatri all’aperto, giardini, piazze, parchi, anche con il sostegno dei teatri pubblici, Teatro Biondo e Teatro Massimo. Bisogna ridisegnare un’offerta culturale che possa essere volano di crescita, sviluppo e occupazione”.

“La ripartenza – aggiungono Marcello Cardella e Consuelo Lupo – deve  rappresentare un momento di rilancio della produzione culturale nella nostra città, per salvaguardare i livelli di produzione e occupazione, per contrastare il rischio di desertificazione post Covid,  che comporterebbe la perdita di competenze e professionalità. Per questo, riteniamo necessario un intervento immediato e improcrastinabile delle istituzioni. Bisogna programmare una nuova politica culturale e occupazionale, in grado di affrontare e risolvere tutte le problematiche del settore, garantendo  la possibilità di accesso al lavoro per tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, anche alla luce delle risorse che sono state da poco accreditate, come prima tranche del finanziamento per Palermo Capitale della Cultura”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Settore spettacolo, la richiesta al Comune: "Serve un programma in vista della riapertura"

PalermoToday è in caricamento