La decisione per Daniela Lo Verde e per il suo vice, Daniele Agosta, che avevano avanzato la stessa istanza. Gli atti sono stati rimandati alla Procura europea perché si concordi un condanna congrua rispetto alle gravi accuse di corruzione e peculato
Daniela Lo Verde, finita ai domiciliari per corruzione e peculato ad aprile scorso, ha concordato la condanna con i pm. Stessa scelta per il suo vice ed un'altra imputata. Il giudice deciderà nelle prossime settimane
Chiusa l'inchiesta per Daniela Lo Verde, per il suo vice, Daniele Agosta, e per Alessandra Conigliaro: ad aprile erano stati arrestati per corruzione e peculato. Secondo i pm, le lezioni finanziate con fondi dell'Ue non si sarebbero mai tenute e le firme degli alunni sarebbero state falsificate. Intanto il direttore dell'Usr inaugurerà l'anno nell'Istituto
I giudici si sono pronunciati a poche ore dalla discussione delle istanze di liberazione presentate da Daniela Lo Verde e Daniele Agosta, arrestati il 21 aprile per corruzione e peculato. Reggono pienamente le tesi della Procura europea. La terza indagata, Alessandra Conigliaro, ha deciso di non fare ricorso al tribunale
Dall'ordinanza con cui Daniela Lo Verde è finita ai domiciliari emerge un tema tutto da approfondire secondo il gip. Si tratta dei compensi che i dirigenti scolastici avrebbero incassato in relazione al numero di alunni partecipanti ai progetti Pon. Dalle indagini è già venuto fuori che le firme di presenza dei ragazzi sarebbero state falsificate
Daniela Lo Verde e Daniele Agosta, così come l'altra indagata, Alessandra Conigliaro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono accusati di corruzione e peculato. L'avvocato della dirigente scolastica: "E' in uno stato di prostrazione, non vuole sottrarsi al confronto con i pm, ma solo avere il tempo di consultare gli atti e chiarire ogni cosa"
Daniela Lo Verde, al comando della scuola Giovanni Falcone, è stata arrestata con l'accusa di aver rubato cibo, tablet e apparecchi vari. La Iena Giulio Golia mostra la rabbia dei residenti del quartiere. Lei si giustifica: "Estrapolate cose che in un contesto sono state dette in modo molto diverso"
Dopo l'arresto di Daniela Lo Verde, accusata di peculato e concussione, Domenico Di Fatta lascia il liceo Regina Margherita e torna alla Falcone. A sostenerlo anche una delegazione di dirigenti scolastici con a capo Giusto Catania: "Una ferita sanguinante". Il sindaco: "Questa comunità non ammette il tradimento"
Il retroscena dell'inchiesta su Daniela Lo Verde. Dopo il rifiuto dei titolari del negozio l'indagata avrebbe affidato un progetto da 10.500 euro ad un altro locale: "Con quelli non posso più lavorarci, non hanno voluto 6.800 euro, ma come ragionano? Vorrei cambiare la determina e metterci questi altri, se mi dicono sì prima di fare questo traffico..."
L'appuntamento è per domani mattina. All'iniziativa aderiscono anche i dirigenti della Rete per la promozione della cultura antimafia: "Un segno di solidarietà e vicinanza alla comunità educante, ma anche di sostegno a Domenico Di Fatta", che ha sostituito Daniela Lo Verde, ai domiciliari per corruzione e peculato
Nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Daniela Lo Verde e Daniele Agosta emerge che l'altra indagata, Alessandra Conigliaro, per assicurarsi la fornitura di strumenti tecnologici nell'istituto avrebbe regalato dei costosi cellulari. Ma non sempre dei modelli desiderati. La dirigente scolastica prendeva in giro l'indagato: "Sei peggio di un bambino..."
L'inchiesta su Daniela Lo Verde è nata dall'esposto di un'insegnante, che ha fornito anche un audio in cui l'indagata chiedeva di raccogliere le firme di presenza di alunni che tuttavia non avevano partecipato ai corsi finanziati dall'Ue. Ha pure segnalato che i soldi per nuovi attrezzi in palestra sarebbero stati usati per comprare scarpe e vestiti
La presa di posizione di Dirigentiscuola che afferma la propria fiducia nella magistratura, ma respinge l'attacco generalizzato alla categoria, dopo la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Daniela Lo Verde: "Il nostro garantismo si basa sulla conoscenza delle dinamiche e della complessità dei meccanismi burocratici in cui operiamo"
Per i pm i laboratori finanziati con fondi europei all'istituto Falcone dello Zen non si sarebbero mai tenuti. La dirigente Daniela Lo Verde, dopo aver saputo a settembre di essere indagata, avrebbe provato a "rassettare" le carte, con telefonate a casa dei ragazzi, ai quali avrebbe offerto rosticceria e pasta al forno, pur di sistemare i fogli delle presenze
Le intercettazioni che incastrano Daniela Lo Verde, la quale meno di un mese fa ha partecipato a un convegno sull'educazione alla legalità. L'ufficio di presidenza trasformato in dispensa e la sottrazione persino di origano e rosmarino. L'auto dell'indagata carica di dolci e rosticceria mai pagati. L'inchiesta nata dalla denuncia degli insegnanti
A comunicarlo è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che rassicura: "In tempi brevi nomineremo un reggente per un rapido ritorno alla normalità". Il commento del sindaco Lagalla: "Sgomento per la notizia"