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Elezioni comunali 2017

Elezioni, Forello attacca Orlando: "Ha la triste visione da padre padrone"

Il professore oggi ha presentato liste, programma e quattro assessori designati. E a stretto giro ecco il giudizio poco lusinghiero del candidato M5S: "Un uomo sempre più solo al comando"

"Padre padrone", "fallimento", "inutile e autoreferenziale prova di forza". Sono alcune delle parole, certo ben poco lusinghiere, che il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Ugo Forello riserva al primo cittadino uscente, nuovamente in corsa per la fascia tricolore, Leoluca Orlando. 

Il professore oggi ha presentato liste, programma e quattro assessori designati. E a stretto giro ecco il giudizio di Forello: "Un uomo sempre più solo al comando che per togliersi dall'imbarazzo di assegnare un posto in giunta al Pd, ai Centristi per l'Europa, a Ncd e ai partitini della sinistra che sostengono il suo progetto civico mascherato, ha designato quattro assessori tecnici". (GUARDA IL VIDEO - ORLANDO: "IL SECONDO TEMPO DEL MIO FILM"

Secondo Forello "Anche questa volta la scelta di comporre una squadra di assessori, che non sia espressione di un vero percorso politico  è sinonimo di un'inutile e autoreferenziale prova di forza; esprime la (triste) visione di un padre padrone che non ha avuto la capacità in quarant'anni di azione politica svolta a Palermo di creare un sano ricambio della classe dirigente. Non avere confermato nessuno degli assessori uscenti è un'esplicita dichiarazione di fallimento dell'amministrazione Orlando. La gente è stanca di queste 'fiction' e delle foglie di fico che usano gli esponenti del vecchio sistema dei partiti per nascondersi nel tentativo di restare attaccati alle poltrone che occupano da decenni. Non hanno capito che i palermitani vogliono risposte concrete ai problemi ma soprattutto opportunità di lavoro per i loro figli costretti ad andar via perché qui non hanno chance; hanno bisogno di speranza e di futuro, il futuro che ci vogliono togliere".

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Ma le critiche sono bipartisan. Riferendosi a Giuseppe Todaro assessore designato da Fabrizio Ferrandelli, il candidato del M5s replica: "Caro Giuseppe anch'io ti voglio bene, proprio per questo sono dispiaciuto per la tua scelta di far parte della squadra di governo di un indagato per voto scambio politico mafioso per vicende relative alle amministrative di 5 anni fa quando tentava la corsa a primo cittadino con il Pd&company, e oggi è il candidato di Cuffaro, Micciché e Romano".

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