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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il pasticcio della sanatoria sulle case confiscate alla mafia: "La delibera è in vigore, Giunta Lagalla schizofrenica"

La consigliera Di Gangi dopo una verifica in prima commissione consiliare: "Nessun provvedimento formale ha bloccato l'atto. Gli uffici sono tenuti, come stanno correttamente facendo, a darvi seguito accogliendo le istanze". Poi l'attacco al vicesindaco Varchi: "Non può accettare che a Palermo si riconoscano diritti che lei ha proposto di bloccare a livello nazionale"

L'avviso che invitava a presentare le domande alle famiglie che occupano un immobile confiscato per mettersi in regola era stato "pubblicato per errore", a detta dell'assessore all'Emergenza abitativa Antonella Tirrito, e successivamente è stato rimosso dal sito del Comune. Ma la delibera di Giunta che prevede la sanatoria per chi occupa case sottratte alla mafia, secondo la consigliera comunale di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi "è pienamente operante e vigente".

In una nota Di Gangi sostiene che "grazie al lavoro fatto in prima commissione consiliare si è fatta un po' di chiarezza".  E che dunque "gli uffici sono tenuti, come stanno correttamente facendo, a darvi seguito accogliendo le istanze, cui dovranno altrettanto correttamente dare seguito nelle modalità previste. Non vi è infatti alcun provvedimento formale che abbia bloccato l'efficacia della delibera".

Secondo la consigliera "a creare la confusione è stata ancora una volta la totale schizofrenia politica della Giunta Lagalla e il suo essere ostaggio delle priorità politiche del partito di maggioranza relativa. E' evidente che lo stallo è stato raccontato perché la vicesindaca (Carolina Varchi, ndr) non può accettare che a Palermo si riconoscano diritti che lei ha proposto di bloccare a livello nazionale, con un disegno di legge di cui è firmataria e che inasprisce le pene per le occupazioni abitative".

La delibera proposta da Tirrito era stata approvata lo scorso 29 dicembre. L'8 gennaio sul sito del Comune è stato annunciato lo stop temporaneo alla delibera dopo una richiesta arrivata da Carolina Varchi, vicesindaco nonché assessore ai Beni confiscati. "Sono in corso ulteriori approfondimenti che proseguiranno rapidamente per giungere a una soluzione", ha spiegato il vicesindaco.

Per Di Gangi "è evidente che l’assessora Tirrito non ha il peso politico con cui affermare l’efficacia di un atto che ha voluto e che ha condiviso con sindaco e Giunta che l'hanno formalmente approvato. Mentre aspettiamo che i componenti della Giunta facciano pace con se stessi e i partiti che rappresentano, provando a far quadrare il cerchio, una cosa è certa: quella delibera, una delle poche politicamente condivisibili fatte da questa giunta, è in vigore e non può essere disapplicata".

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