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Cronaca Partanna-Mondello / Viale Cerere

Monte Pellegrino non spaventa più: riprese le lezioni alla scuola "Borgese"

Il Comune aveva esposto un cartello indicando "pericolo di perdita di vite umane per il rilascio di massi" e la preside aveva chiuso il plesso. Adesso il dietrofront: pericolo rientrato - senza interventi di messa in sicurezza - e lezioni regolari

Da Monte Pellegrino potrebbero venir giù massi tanto pesanti da costituire un serio pericolo, causando la perdita di vite umane e gravi danni agli edifici, meglio chiudere la scuola. Anzi no. Il pericolo non c'è più: la scuola può restare aperta e accogliere allievi e personale in tutta tranquillità. Monte Pellegrino è sempre al suo posto, non c'è traccia di interventi di messa in sicurezza nelle ultime 48 ore eppure il pericolo è svanito. E' la paradossale vicenda con al centro alunni e docenti dell'Istituto Borgese di via Cerere, nella zona tra Mondello e Addaura.

Tutto inizia la settimana scorsa, quando compare un cartello che recita: "A causa del continuo rilascio di massi, anche di notevoli dimensioni, provenienti dalle pendici del Monte Pellegrino - recita l'avviso comunale - quest'area è stata individuata come zona ad alto rischio dal piano per l'assetto idrogeologico. E' pertanto possibile la perdita di vite umane e gravi danni agli edifici e alle infrastrutture". Non è la trovata di un privato, ma un atto ufficiale che oprta la forma dell'Ufficio Protezione civile e sicurezza del Comune.

Davanti a un avviso tanto grave, il dirigente scolastico Maria Vodola dispone la chiusura del plesso in attesa che il Comune completi tutte le procedure di messa in sicurezza. Non aprire i cancelli comporta però delle conseguenze. Il plesso di via Cerere è frequentato da circa 400 alunni, suddivisi in 18 classi. Gli studenti vengono dirottati nelle altre sedi dell'istituto: "Santocanale" di Partanna Mondello e la sede centrale di Contardo Ferrini, ma le aule non sono abbastanza ed è necessario fare i doppi turni e ridurre l'orario. La decisione non piace ai genitori, che scendono in piazza per manifestare tutto il loro disagio.

Mentre mamme e papà protestano però qualcosa si muove. Sul sito internet dell'istituto compare una comunicazione della preside: "Il consiglio d’Istituto tenuto conto della nota prot. 678920 de 11/04/2016 pervenuta dal Comune di Palermo - Area Tecnica della Riqualificazione Urbana e delle Infrastrutture – Ufficio Edilizia Scolastica a firma congiunta del Dirigente e Capo Area dell’Ufficio suddetto, nonché del Dirigente Ufficio Protezione Civile che così recita: ''sulla base dell’attività di verifica e controllo delle aree a rischio individuate dal P.A.I. condotto dagli Uffici di quest’Area, nell’area in cui ricade codesta istituzione scolastica (…) non ricorrono, alla data odierna i motivi che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana'. delibera la riapertura del plesso Cerere e la ripresa delle normali attività didattiche". (La redazione provato a contattare telefonicamente i responsabili della scuola, ma "era impegnatissima" ndr.)

Stando ai documenti citati quindi il pericolo che esisteva la settimana scorsa è venuto meno in pochi giorni, senza l'intervento di tecnici o esperti. Una "guarigione lampo" per Monte Pellegrino. La campanella ha ripreso a suonare, almeno fino al prossimo cartello di pericolo.
 

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