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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

La mafia del caffè: dall'Acquasanta a Milano per dettare legge, scattano sei arresti

Maxi operazione della guardia di finanza. In manette - tra gli altri - è finita Rita Fontana, la figlia trentenne dello storico boss palermitano, Stefano (morto nel 2012), e uno dei fratelli

Dall'Acquasanta a Milano per dettare legge nel settore della produzione e nella distribuzione di caffè. Cosa nostra esce dai confini per investire in un inedito asse tra Palermo e la città della Madonnina. Sono sei gli arresti eseguiti all'alba di oggi dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico- finanziario di Palermo. Sequestrate anche due società.

Blitz della finanza: l'uscita degli arrestati

In manette - tra gli altri - è finita Rita Fontana, la figlia trentenne dello storico boss palermitano Stefano Fontana (morto nel 2012), e uno dei fratelli, Giovanni, di 41 anni. Gli altri arrestati sono: Gaetano Pensavecchia 58 anni, Filippo Lo Bianco (54), Michele Ferrante (36) e Domenico Passarello (43).

Le immagini degli arrestati | Video

Tutte e sei le persone arrestate oggi sono accusate di aver gestito l'impero del clan dell’Acquasanta-Arenella, da sempre vicino a Totò Riina: I soldi di Cosa nostra erano stati investiti in due società palermitane che si occupano di caffè, la “Cafè Moka special di Pensavecchia Gaetano e c. snc” e la “Masai caffè srl”.

I retroscena: "A Palermo ogni zona ha il suo parrino"

L'indagine, delegata dalla Dda della Procura della Repubblica di Palermo, ha consentito di portare alla luce una vera e propria organizzazione finalizzata a gestire gli investimenti della famiglia mafiosa dell'Acquasanta-Arenella dei Fontana di Palermo, i cui vertici - usciti di galera - si erano stabiliti a Milano.

La mafia del caffè - le foto degli arrestati

L'operazione ha visto impegnati oltre un centinaio di militari del Nucleo Pef di Palermo, con il supporto dello Scico di Roma, del Nucleo Pef di Milano, dei Gruppi di Milano e Palermo. Impiegati anche le unità cinofile e un elicottero della Sezione Aerea di Palermo comando provinciale Palermo. Gli arresti - messi a segno all'alba - sono stati effettuati in collaborazione con lo Scico-Servizio Centrale Investigazioni sulla criminalità organizzata, coordinati dalla locale Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia, in forza di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo, sezione del giudice per le indagini preliminari.

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