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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Scandalo beni confiscati, in Cassazione chiesta la condanna per l'ex giudice Saguto: ora rischia il carcere

Potrebbe essere l'ultimo atto per il magistrato ormai radiato, ma anche per l'avvocato Cappellano Seminara, suo braccio destro, e per il marito Lorenzo Caramma, ai quali in appello erano state inflitte pene tra 6 anni e 8 anni e 10 mesi. "La funzione pubblica è stata asservita al privato", ha detto il pg nella requisitoria. La sentenza il 19 ottobre

"Te lo dico per esperienza, da figlio di magistrato, fino al terzo grado di giudizio ottomila magistrati ne difendono uno", era questa la tesi di Walter Virga, figlio del giudice Tommaso Virga e amministrazione giudiziario, in un'intercettazione. Una linea che finora, nell'ambito del processo nato dallo scandalo sull'anomala gestione dei beni confiscati alla mafia che aveva travolto l'ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale, Silvana Saguto, non è mai stata seguita. E anche oggi in Cassazione, dove il sostituto procuratore Simone Perelli ha chiesto ai giudici della sesta sezione, presieduta da Giorgio Fidelbo, di confermare la sentenza di condanna  emessa in appello l'anno scorsoLa parola nel tardo pomeriggio è passata ai difensori degli imputati e alla fine, in serata, i giudici hanno deciso di rinviare la decisione all'udienza del 19 ottobre.

Le motivazioni della sentenza d'appello: "Spasmodica spinta verso alto tenore di vita"

"Siamo in presenza di più patti dove si inseriscono le varie nomine e misure adottati da Silvana Saguto - ha detto il pg - e le indagini hanno fotografato come Saguto abbia piegato la sua funzione. C'era un rapporto collaudato di do ut des , un asservimento della funzione pubblica verso un privato". Il pg tuttavia ha sollecitato per Saguto l'assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste" per tre capi d'imputazione legati a presunte rivelazioni di segreto d'ufficio.

La Corte d'Appello di Caltanissetta, a luglio dell'anno scorso, aveva condannato Saguto a 8 anni e 10 mesi e 15 giorni di carcere (4 mesi in più rispetto al primo grado) e se la sentenza veniva confermata dalla Cassazione l'imputata dovrebbe andare in cella per scontare la pena. Rischiano di finire in carcere anche l'avvocato Gaetano Cappellano Seminara, per anni, da amministratore giudiziario, braccio destro dell'ex giudice, al quale erano stati inflitti 7 anni e 7 mesi, e l'ingegnere Lorenzo Caramma, marito di Saguto, condannato a 6 anni e 2 mesi, il professore dell'università Kore di Enna, Carmelo Provenzano, condannato a 6 anni e 8 mesi, nonché l'ex amministratore giudiziario, Roberto Santangelo, al quale erano stati inflitti 4 anni e 2 mesi di reclusione.

Il pg ha chiesto la conferma delle condanne anche per gli altri imputati, a cominciare dal figlio di Saguto, Emanuele Caramma (4 mesi), per lo stesso Walter Virga (un anno e 4 mesi), per l'ex prefetto di Palermo e amica dell'ex giudice, Francesca Cannizzo (3 anni), per Rosolino Nasca, tenente colonnello della guardia di finanza allora in servizio alla Dia (2 anni e 8 mesi), per Maria Ingrao, moglie di Provenzano, per Calogera Manta, la cognata (entrambe già condannate a 2 anni e 8 mesi), e per Roberto Di Maria, preside della facoltà di Giurisprudenza di Enna (un anno e 10 mesi).

Articolo aggiornato alle 20.55 del 10 ottobre 2023 con il rinvio all'udienza del 19 ottobre 

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