Alessandro Del Giudice, legale del capo del clan di Misilmeri Pietro Formoso, che ora collabora con i pm spiega: "Mi chiese di recuperare i soldi di una partita di champagne, aveva anche affari al Nord. Decisi però di allontanarmi perché faceva il pazzo e mi pressava troppo". Racconta pure di un vigile "amico" che cancellava le multe
Depositato il primo verbale di Alessandro Del Giudice, accusato di essere stato al servizio del capo del clan di Misilmeri, Pietro Formoso, portando pizzini fuori dal carcere. "Assistevo suo fratello all'ergastolo per la strage di via Palestro e diventammo amici. Aveva tanti soldi, investiva in oro e immobili e giocava ogni giorno 400-500 euro di gratta e vinci..."